dal ritiro nerazzurro

Handanovic: “L’Inter lotta per i primi tre posti. Impressionato da Milito perché…”

Simona Castellano

Durante “Drive Inter“, programma trasmesso da Inter Channel, Samir Handanovic ha affrontato vari argomenti. Queste le sue parole: AVVENTURA CALCISTICA – La passione è nata giocando a scuola e per strada, poi sono andato in un...

Durante "Drive Inter", programma trasmesso da Inter Channel, Samir Handanovic ha affrontato vari argomenti.

Queste le sue parole:AVVENTURA CALCISTICA - La passione è nata giocando a scuola e per strada, poi sono andato in un piccolo club. Dopo poco mi sono ritrovato in porta. Ho visto mio cugino che giocava in porta e ho proseguito su questa strada. Attacco? E' il sogno di tutti i bambini fare gol. Il calcio è andato molto avanti, oggi anche i portieri devono saper usare bene i piedi.RITIRO NERAZZURRO - C'erano tanti tifosi a Pinzolo. Più o meno sapevo come erano le cose all'Inter.SAN SIRO - E' il sogno di ogni bambino giocare in uno stadio così. Il derby è stata la partita più bella in questo stadio.OBIETTIVI - Lottiamo per i primi tre posti. Risposta molto concreta, è giusto così. Non è facile quando si cambia molto, ma anche con noi nuovi arrivati le cose sono andate bene.UDINE - A Udine stavo bene, non è facile lasciare una squadra dopo molti anni. Si prova qualcosa per la maglia che si lascia. Per i giovani giocatori è il massimo. E' una piazza importante che ti dà tante cose. Ha fatto bene a tanti giocatori. Io sono stato forrtunato a fare a Udine la prima esperienza, tornerei lì volentieri. ATTACCANTI - Sono rimasto impressionato da Milito e Di Natale. Non perché ho giocato con entrambi, ma perché in area è difficile correggersi se si sbaglia quando tirano. Usano entrambi molta precisione. A volte è difficile per un portiere arrivarci. Hanno fatto molti gol negli ultimi anni e hanno tanta esperienza.LAVORO - E' importante trovare uno staff che ti dice anche quando sbagli. Importante è confrontarsi.RIGORI - Cambiamo domanda.ESPERIENZE - Tutte le esperienze aiutano, anche quelle negative. Non mi sono mai depresso, anche la panchina aiuta. Bisogna fare passo dopo passo. Quando si è meno in forma a volte capita di non giocare sempre. Bisogna continuare anche quando le cose non vanno bene.PORTIERI - E' importante confrontarsi, ma molte cose vanno capite da soli. Alcune partite si possono sbagliare, è normale, bisogna però non perdere mai la fiducia in se stessi. Mi piacciono le caratteristiche di alcuni portieri.CAMPIONATO ITALIANO - E' più difficile giocare nel campionato italiano. In Italia non si fidano molto dei giovani. In Spagna è diverso, i giovani giocano di più. C'è tanto equilibrio, comunque, in questo campionato. C'è poco distacco tra le squadre. Non andrei via da questo campionato.DIFFICOLTA' - All'inizio non conoscevo la lingua, poi mi sono ambientato. Quando si è più giovani si è anche più timidi. PERSONALITA' - Non mi piace molto parlare di me stesso. E' sempre difficile parlare di se stessi.FAMIGLIA - Quando vedo mio figlio passa tutto. Anche quando in partita non ho fatto benissimo, torno a casa e passa tutto.