dal ritiro nerazzurro

Inter-Genoa 5-2. Ribaltone nerazzurro e sms al Milan: noi ci siamo!

Eva A. Provenzano

Complicata, in apnea, da pazzi, irrinunciabile. È la vita degli interisti, da sempre e oggi anche di più. La squadra nerazzurra deve inseguire il Milan e come se non bastasse pure l’avversario di giornata, il Genoa, che a fine primo tempo è...

Complicata, in apnea, da pazzi, irrinunciabile. È la vita degli interisti, da sempre e oggi anche di più. La squadra nerazzurra deve inseguire il Milan e come se non bastasse pure l’avversario di giornata, il Genoa, che a fine primo tempo è passato in vantaggio con un tiro di Palacio.

Alla ripresa in campo c’è un Pandev in più e un Stankovic in meno. È la mossa di Leo per ribaltare un risultato che nella mente dei tifosi nerazzurri è classificato come ‘da non crederci’. Da incubo.

RIBALTONE NERAZZURRO – Segnali di risveglio arrivano poco dopo: Eto’o recupera palla in mezzo, dribbla gli avversari, apre verso Maicon che arriva dalla destra e crossa rasoterra per Pazzini: destro-bomba ed è il gol del pareggio. Passa un minuto e San Siro cade quando Pandev tira, mette in difficoltà Edoardo, il portiere rossoblù non trattiene, l’attaccante camerunense si scaraventa sulla palla e la mette dentro. Risultato ribaltato, in un lampo nerazzurro.

BREAK ETO’O – Ed è un lampo pure Eto’o che sulla sinistra dribbla mezzo Genoa e pure se stesso, arriva davanti al portiere avversario e lo spiazza con un sinistro che fa riprendere i battiti dei cuori interisti: i loro applausi fanno da colonna sonora alla coreografia break-dance del camerunense, doppietta e diciottesimo gol in stagione.

POP CORN – Pandev è ispirato, lotta su tutti i palloni, ci crede e mette in difficoltà due volte Edoardo. Poco dopo i suoi sforzi vengono premiati da un’azione dialogata tra Eto’o e Sneijder: il folletto olandese pesca il macedone in mezzo all’area ed è il gol del 4 a 1. Adesso l’Inter si diverte e diverte. Leonardo richiama in panchina il Pazzo e manda in campo Kharja, si passa al 4-4-2. Ranocchia fa posto a Nagatomo, i flash delle macchine fotografiche giapponesi illuminano il prato del Meazza.

NA-GASATO – Il kamikaze interista ci mette subito la grinta, il suo tiro però finisce tra le braccia del portiere rossoblù. Lucio atterra Kucka, punizione dai venti metri per il Genoa, Rafinha la batte e la manda alta sulla traversa. L’Inter si gasa, Eto’o libera in area Sneijder, ma la difesa genoana rimpalla il tiro. La curva vede Balotelli, lo pizzica e gli canta ‘chi non salta milanista è’. Intanto Pandev pesca in area Kharja, l’ex genoano libera al cento il piccolo Naga che si gira, vince un rimpallo e, con un tiro da attaccante consumato, spiazza Edoardo per il gol del 5 a 1. Abbracci e saluto asiatico per capitan Zanetti.

Il Genoa riesce a segnare il gol del 5 a 2 al 45’, di testa, in tuffo, Boselli infila alle spalle di Cesar. Poi arriva il triplice fischio e la vittoria meritata di un’Inter che manda segnali di vita a chi aveva pensato, anche solo per un attimo, ad un meno otto inesistente.