dal ritiro nerazzurro

Inter-Juve: tocca a Shaqiri. Da gennaio ad oggi lo svizzero…

Riccardo Fusato

Contro la Juventus, dunque, dovrebbe ritoccare a Shaqiri. Arrivato nel mercato di gennaio per 18 milioni (da pagare a rate) perché facesse decollare l’Inter sulle ali del 4-2-3-1, Shaqiri aveva iniziato appunto da esterno offensivo, con alcuni...

Contro la Juventus, dunque, dovrebbe ritoccare a Shaqiri. Arrivato nel mercato di gennaio per 18 milioni (da pagare a rate) perché facesse decollare l’Inter sulle ali del 4-2-3-1, Shaqiri aveva iniziato appunto da esterno offensivo, con alcuni lampi. Ma quando, dopo la scoppola col Sassuolo (1° febbraio), Mancio ha dovuto virare sul rombo, l’ex Bayern si è piazzato dietro alle punte. Vivendo il suo momento migliore. Vedi gare contro Samp (primo gol, in Coppa Italia), Palermo, Atalanta (unico centro in campionato, su rigore), Celtic (il solo acuto in Europa). Tra febbraio e la prima metà di marzo, si sono visti lampi alla Sneijder dei tempi d’oro: velocità d’esecuzione e di testa, visione del gioco con quel secondo d’anticipo che cambia la vita.Poi, oltre all’esplosione di Hernanes, Shaq ha accusato un calo di condizione. L’ultima (impresentabile) gara da titolare risale al 4 aprile: Inter-Parma 1-1. Da quel giorno solo manciate di minuti. A volte pepati (Roma), altre insipidi (Chievo). Un po’ come i suoi compagni di destino Brozovic e Santon. Anche loro arrivati a gennaio, capaci di scaldarsi come un microonde malgrado venissero da un periodo di inattività, ma poi ingolfatisi alla distanza.