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dal ritiro nerazzurro
La seconda amichevole stagionale per l’Inter ha messo in luce la grande classe di Mateo Kovacic.Malgrado sia arrivato da poco in ritiro il croato ha fatto vedere lampi di gran classe partendo in un paio di occasioni palla al piede prima di innescare Icardi. Mazzarri lo ha schierato inizialmente mezzala sinistra nel 3-5-2 e Kovacic ha risposto alla grande cercando anche la conclusione personale in un paio di occasioni. .
Una notizia non da poco, visto che il ragazzo conferma una strana allergia al tiro e l’attrazione fatale per l’assist. Tanto che i detrattori sottolineano che se dopo 54 gare in A non ha ancora segnato un gol, non può essere un grande.
In attesa dunque, che il gruppo nerazzurro si completi con il ritorno dei vari nazionali l’Inter pende dalle giocate di Mateo che, con le sue caratteristiche è un giocatore unico dell’intera rosa: cambio di passo, visione di gioco, insomma tanta roba per un ventenne. Aspettando la classe di Palacio e le geometrie di Hernanes oggi l’Inter non può prescindere da Kovacic. La cui stagione è iniziata in modo opposto alla scorsa: qui si infortunò e perse la fase di assimilazione delle idee mazzarriane, faticando a salire sul treno in corsa. Anche perché faticava a dare la giusta mano in copertura. Mateo ora è più sicuro di sè e anche più allegro, come dimostrano gli scherzi in campo e il video in cui dalle vacanze mostrava una serie di palleggi da circo conclusi dal numero della foca e tuffo in piscina.
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