dal ritiro nerazzurro

L’urlo forza Inter arriva sino in Afghanistan

Riccardo Fusato

La loro è una vita da interisti di confine, perchè hanno scelto di servire l’Italia come alpini e militari. Adesso sono a Kabul, e lì hanno chiesto di fondare un Inter Club, intitolato a Giuseppe Prisco. Trenta nerazzurri convinti, che...

La loro è una vita da interisti di confine, perchè hanno scelto di servire l'Italia come alpini e militari. Adesso sono a Kabul, e lì hanno chiesto di fondare un Inter Club, intitolato a Giuseppe Prisco. Trenta nerazzurri convinti, che prestano servizio ai Comandi dell'International Security Assistance Force, la missione che sostiene il governo afgano nello sviluppo e nel consolidamento delle istituzioni locali. Il fine è contribuire a rendere lo stato dell'Afghanistan stabile e sicuro.Il Generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti, attualmente anche Capo di Stato Maggiore al Comando ISAF e Senior National Rappresentative per il personale italiano in Teatro, -al centro della foto- è nerazzurro da sempre, ed ha portato la sua passione in tutte le missioni che ha seguito. Il primo contatto avvenne proprio da Kabul, nel 2004, con una email in cui con estrema semplicità ci chiedeva come poteva vedere le nostre partite.

Per loro, l'Inter è qualcosa da portare con sè nel Mondo, anche nei momenti più impegnativi e più difficili.

L'ISAF svolge anche assistenza umanitaria alla popolazione, e già lo scorso anno, in ottobre, l'Inter aveva sostenuto a Herat l'Aeronautica Militare, in una festa per i bambini del luogo.