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dal ritiro nerazzurro
Sette a zero. Stavolta in casa, ma di nuovo, come un anno fa a settembre. Walter Mazzarri e l'Inter sembrano avere un conto aperto con il Sassuolo. Mano fasciata per il mister che però in panchina si è fatto sentire, anche quando il risultato era ormai diventato largo. Alla fine della partita del Meazza, il mister ha parlato come sempre ai microfoni di Sky e vi riportiamo le sue parole:
LA MANO - "Sto bene, se dovesse portare fortuna rompiamo anche l'altra (ride.ndr)".
INTER PERFETTA - "Equilibrio? Più o meno avevamo finito l'anno scorso con questo tipo di gioco. Sono cambiati gli interpreti, ma giocavamo con due punte, sono cambiati i ragazzi in campo, sono arrivati Dodo, Medel. Più o meno avevamo già provato. Le due mezzali devono fare quello che hanno fatto oggi, pressare subito, essere bravi quando hanno la palla e bravi a pressare, le due punte allo stesso modo, tutti i ragazzi in campo devono essere aggressivi, andare a prendere l'avversario, andare a ritmi elevatissimi come oggi e questo sarebbe il calcio ideale e speriamo di poter continuare a farlo".
OBIETTIVI - "Il nostro è tenere sempre questo atteggiamento in campo, tenere alta la concentrazione, la determinazione, andare in campo in pressing, con un'organizzazione che dà sicurezza, andare a mille, non far giocare gli avversari, essere veloci e svelti, fare le giocate che sono nel nostro dna, andare avanti così insomma".
ATTACCO E DIFESA - "Mateo è da un po' che fa la fase difensiva come un grande giocatore, attacca difende e va in pressing, ha capito come si gioca qui e gli farà bene anche in Nazionale quando sarà convocato se avrà questa mentalità. E' andato in gol, quando le due punte facevano da sponda entrava in area venendo a prendere palla da dietro, il ragazzo sta crescendo tanto. Con due mezzale di qualità fai anche quantità e fai in modo che la squadra non soffra. Medel è stato fantastico. Per fare questo gioco propositivo e attaccare in sei serve proprio un metodista altrimenti non tornano i conti. Abbiamo anche gli esterni che attaccano, si attacca molto sulle fasce e chi è in mezzo deve avere certe caratteristiche ed essere molto intelligente anche tatticamente".
DUE PUNTE - "Modulo costante? Se tutta la squadra fa le due fasi a me piacerebbe giocare così. Abbiamo giocato con quattro giovanissimi, se daranno questa continuità anche con le grandi, che poi il Sassuolo è una signora squadra e mi spiace che poi finisca sempre sette a zero, quando si incontreranno le grandi, dicevo, se i ragazzi miglioreranno in fase difensiva ancora e saranno aggressivi tutti insieme, si potrà portare avanti questo discorso, poi ci aggiorneremo di volta in volta".
COSA CONVINCE - "Rispetto all'anno scorso mi conoscono di più, sono riuscito a farmi capire per le mie idee, per quello che voglio; sono arrivati tutti giocatori motivati e stimolati, sono qui per sfondare ed è più facile con un gruppo così, dargli un'organizzazione ferrea che li aiuti a migliorare ancora di più il loro valore e questo penso si veda. Potranno esserci partire meno belle, ma credo che lo spirito credo che quest'anno ci sia e sono contento di questo".
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