dal ritiro nerazzurro

Moratti presidente: dal colpo Ronaldo a calciopoli, passando per il Triplete

Riccardo Fusato

Vent’anni fa Massimo Moratti divenne presidente dell’Inter e nei 18 anni e 8 mesi da padrone di cose all’Inter ne sono successe parecchie e non solo negative. La storia racconta, ade esempio, della lite famigliare con la moglie...

Vent'anni fa Massimo Moratti divenne presidente dell'Inter e nei 18 anni e 8 mesi da padrone di cose all'Inter ne sono successe parecchie e non solo negative. La storia racconta, ade esempio, della lite famigliare con la moglie Milly dopo l'acquisto di Ronaldo: "Tutti questi soldi… piuttosto aiutiamo chi soffre…». E Moratti, di rimbalzo. "E chi soffre più di noi interisti?".

Il suo primo acquisto in realtà fu  Avioncito Rambert  (arrivò con Javier Zanetti, che dei due sembrava quello scarso) a Ronaldo, il botto del secolo, dal gingillo Recoba (ma aveva un debole anche per l’inglese Paul Ince) al fallo di ostruzione di Iuliano su cui franarono i suoi primi i sogni di scudetto, da quando si fece beccare dalle telecamere mentre dava del «coglione» all’arbitro Morganti alla signorilità mostrata anche nelle sconfitte, da quando faceva pedinare Bobo Vieri a quando lui veniva pedinato e braccato dai tanti consiglieri ex campioni dell’Inter che era stata di suo padre, da Lippi che venne esonerato perché «se fossi il presidente darei un calcio in culo a questi giocatori» agli scudetti col Mancio, da Passaportopoli a Calciopoli, dai soprusi rivendicati ai trionfi in serie, dal 5 maggio 2002, ei fu, fino a Mourinho e al Triplete del 2010, dal portafoglio perennemente aperto al miliardo e venticinque milioni di debiti ripianati per 750 milioni. Il suo regno è durato diciotto anni, otto mesi, sedici titoli, tra cui cinque scudetti e una Champions,