dal ritiro nerazzurro

Napoli e Inter non si fanno male: la Champions è una certezza! Torna Samuel…

Eva A. Provenzano

Un petardo che sembra una bomba suona la carica. Maicon quasi si spaventa, ma è solo il segno che sta per iniziare il secondo tempo. Al Napoli serve un punto per essere matematicamente terza e qualificata in Champions, ma i tifosi napoletani ci...

Un petardo che sembra una bomba suona la carica. Maicon quasi si spaventa, ma è solo il segno che sta per iniziare il secondo tempo. Al Napoli serve un punto per essere matematicamente terza e qualificata in Champions, ma i tifosi napoletani ci credono e incitano i loro più a più non posso. L’Inter deve cavarsela e resistere in mezzo ad una bolgia.

TOH CHI SI RIVEDE - Dopo tre minuti un lampo squarcia il San Paolo, ma non è un temporale: Milito riceve palla, si libera di tre avversari con una finta delle sue, di quelle tipiche dei vecchi tempi, e arriva al tiro. De Sanctis non si fa incantare e lo ferma. Hamsik ricambia il favore, prende palla si accentra, ne esce fuori un tiro centrale che Cesar blocca senza troppa fatica.

CONGELATI - Al 54’ un rimpallo in area mette in difficoltà Materazzi e Nagatomo. Il Napoli è attento a non sbilanciarsi, diventa più complicato trovare i varchi giusti. Al 55’ Maggio riesce a crossare, Zuniga c’è, ma viene anticipato. Le due squadre non sembrano troppo combattive e la partita si fa noiosa, snervante, non ci sono emozioni. Leonardo decide di mandare in campo Giampaolo Pazzini al posto di Eto’o.

NAGATOMICO – E’ pirotecnico, è la bottiglia di acqua frizzante su un tavolo pieno di brocche di acqua liscia. Quando decide di spingere, va sulla fascia come uno stantuffino e crossa in area: il giapponesino dell’Inter prova a pescare Milito, De Sanctis si mette di mezzo. Intanto Zuniga fa posto a Yebda e si becca gli applausi a scena aperta del pubblico. Al 74’ Leo sostituisce Cambiasso con Mariga.

BENTORNATO – Sei mesi fuori per un infortunio al ginocchio. Una stagione maledetta per il ‘the wall’ nerazzurro che rientra al centro dell’area al posto di Ranocchia (bravo a fare del suo meglio per sostituirlo da gennaio in poi). Senza di lui la difesa dell’Inter ha sofferto. Quanto ci è mancato…

MA QUANDO FINISCE? - Mazzarri sostituisce Hamsik con Sosa. Chi è in tribuna aspetta il triplice fischio quasi in silenzio. Yebda prova ad impensierire Julio Cesar, ma il portierone si fa trovare pronto. Vitale sostituisce Dossena. La stanchezza si fa sentire, c’è chi chiede quanto manca alla fine e sentendo la risposta dice: ‘Ma come, ancora’? E pensate come stanno quelli che a casa che si sono addormentati sulla poltrona da almeno mezz’ora. Mancano sei minuti alla fine, ma i fumogeni sono già accesi. Sono 21 anni che a Napoli aspettano la possibilità di giocare ancora nell’Europa che conta. Erano i tempi di Diego Armando Maradona.

Quando arriva l’attesissimo triplice fischio un urlo avvolge Mazzarri e la sua squadra, matematicamente terza e in Champions senza preliminari. L’Inter matematicamente seconda assiste alla festa che esplode in campo e sugli spalti. Forse con un po' di malinconia.