dal ritiro nerazzurro

Pechino: il derby inizia dalla cena

Francesco Parrone

Il primo contatto ufficiale fra Inter e Milan è affidato alla serata che Uvs, l’organizzazione che ha portato la Supercoppa in Cina, ha organizzato mercoledì. Tre giocatori per ciascuna squadra: Cordoba, Ranocchia e Zanetti, per l’...

Il primo contatto ufficiale fra Inter e Milan è affidato alla serata che Uvs, l'organizzazione che ha portato la Supercoppa in Cina, ha organizzato mercoledì. Tre giocatori per ciascuna squadra: Cordoba, Ranocchia e Zanetti, per l' Inter, contrattacca la formazione rossonera con Seedorf, Thiago Silva e Gattuso. Ai tavoli d'onore (li potremmo parafrasare in gergo calcistico) in panchina, l'AD Paolillo e l'AD Galliani. Però segna la prima rete l'Inter, perché ha l'arma segreta: Bedy Moratti."Il posto era incantevole -commenta la signora Bedy -. Molto cinese, laghetti, corsi d'acqua, ponticelli, lanterne. Rosse, ovviamente. Certo - sorride - sono la tradizione, ma sarebbero state belle anche azzurre... ".Quello che lei definisce "il primo tempo, giocato a cena, senza pubblico" è stato connotato dai rituali di cortesia che si seguono sempre in questi casi. "Questi incontri che precedono una partita sono sempre piacevoli, le rivalità sono solo sportive, ma di solito si fanno all'estero in Champions. Invece eravamo sì all'estero, ma presentavamo il derby  - continua Bedy Moratti -. È stato emozionante rappresentare Milano e il suo calcio, all'arrivo i giocatori si sono abbracciati di cuore, è stata una bella e sincera immagine di sportività. Questo anticipo di derby in Cina è qualcosa alla quale tengo e teniamo molto, vedere i tifosi così felici è bellissimo ed emozionante. Spero che i tifosi nerazzurri possano essere altrettanto felici ed emozionati dopo sabato".Doni per la Lega e per l'organizzazione cinese, l'UVS, scambi di strette di mano sul palco. Rossoneri in divisa da gioco, si vede che questo 'primo tempo' l'hanno preso molto sul serio, nerazzurri elegantemente griffati Versace, "spettacolarmente belli": è parola di Bedy Moratti.