Ranieri: “La Juve ha più da perdere. L’Inter è il faro del calcio italiano! Il mio futuro…”

Juve-Inter è sempre una partita speciale. Lo è anche per lui, Claudio Ranieri che è stato allenatore bianconero e che oggi siede sulla panchina nerazzurra. Colori opposti, filosofie diverse, modi di intendere e di volere differenti in tutto e per tutto. Di fronte l'una contro l'altra, domani sera, ci saranno le due formazioni che storicamente danno vita al derby d'Italia. Dalla sala stampa di Appiano Gentile, il tecnico interista analizza la sfida insieme ai giornalisti. Orario inconsueto per questa conferenza, che inizia un'ora dopo rispetto al solito, l'allenamento si terrà nel pomeriggio, e arriveranno solo allora i convocati. Fcinter1908.itvi riporta le sue parole in diretta. 

Quanto conta la classifica?

Non è importante per noi come per loro. So che significa questa partita che è un derby, rischiano più loro che perdendo vedrebbero allontanare il Milan e hanno il timore che l'Inter la batta in casa violando il nuovo stadio e facendogli la partita. 

Quindi Inter più leggera? 

Me lo auguro. Nelle ultime partite siamo riuscite a vincere a pareggiare, siamo pronti ad affrontare questa squadra che sta facendo benissimo. 

Il secondo posto della Juve di Ranieri e quello di Conte, che differenza c'è? 

Io presi una sqiadra che veniva dalla Serie B senza tanti campioni che avevano vinto. Adesso è cambiata la dirigenza, è cambiato tutto, la filosofia, c'è un nuovo progetto, è cambiato anche il budget che prima era stretto,e adesso si lotta per posti importanti. Non faccio differenze tra peso specifico. C'era una ristrutturazione da fare, il lavoro è stato fatto bene...

Per il suo futuro è una partita fondamentale?

Cerco sempre di fare il massimo, sono convinto che questa squadra può far bene. Poi vederemo cosa succederà...

Guarin e Alvarez come stanno?

Vedremo oggi nella rifinitura per Guarin. Alvarez ha avuto anche un leggero risentimento al polpaccio, finché il dottore non me lo dà tra quelli che si possono allenare non lo posso prendere in considerazione.

Obiettivi per l'Inter?

Avrei voluto essere io dall'altra parte e giocarmi di più, al momento rischiano più loro, ma noi abbiamo comunque da fare bene. Abbiamo da perdere ma chi rischia di più sono loro, partiamo un attimino da svantaggiati.

Se vale più dei tre punti per lei?

E' difficile mettere le cose personali davanti alla squadra. Io devo pensare all'Inter, poi le cose personali arrivano sempre dopo.

Calciopoli, non se n'è parlato così tanto...

Meno se ne parla è meglio è...

Vigilia diversa rispetto alle altre, con meno polemiche, non le sembra?

Il fatto che si parla solo di calcio sembra strano in Italia... Per una volta parliamo solo di calcio.

Occasione di riscatto?

Prima di tutto dobbiamo essere professionisti e dare sempre il massimo di quello che ci si aspetta da noi...

Rimpianti per aver lasciato la Juve?

Credo che ognuno abbia la sua storia e il suo karma, dove sono andato ho fatto bene un po' dappertutto, a compromessi non scendo, posso solo guardare tutti negli occhi e va bene così. C'era da scegliere in tre i giocatori, quando sono stato escluso dalla scelta dei giocatori non ho accettato, altrimenti mi sarei dovuto prendere responsabilità che non avevo e non lo potevo accettare.

Una qualità che vorrebbe togliere alla Juve?

Tutti parlano di Triplete. Questo significa che l'Inter ha fatto un'epoca, ha fatto benissimo. Adesso è un momento complicato, ma questa formazione è il faro per tutte le squadre italiane.

Un giocatore che vorrebbe togliere alla Juve?

Gli toglierei Pirlo... 

Chi tira i rigori?

Dipenderà da chi scenderà in campo... Se ci sono Pazzini e Milito starà a loro scegliere chi se la sente di battere il rigore, altrimenti li facciamo picchiare tra di loro così avranno qualcosa di dire. Il primo rigorista è Milito!

Se l'Inter sarà l'ago della bilancia nella sfida scudetto?

Juve e Milan lotteranno fino in fondo per lo scudetto, quindi potremmo essere l'ago della bilancia...

Quanto riuscirà a correre l'Inter?

Dovremo riuscire a restare compatti, quando non ci riusciamo facciamo fatica e bisognerà correre.