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dal ritiro nerazzurro
Andrea Ranocchia è arrivato all’Inter nello scorso mese di gennaio. E si è messo in mostra subito, dimostrando di essere all’altezza di uomini di grande esperienza come Lucio, Maicon, Zanetti. Gasperini, neo tecnico nerazzurro, lo conosce bene: è stato uno dei suoi giocatori ai tempi del Genoa.
La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato soprattutto per capire chi è il Gasp: “Non gli ho mandato neanche un sms, ma tra qualche giorno ci vedremo. A lui devo tantissimo – sostiene Andrea – ero fermo da mesi, ma è riuscito a darmi fiducia. Quando l’hanno esonerato al Genoa sono rimasto malissimo. Ha avuto una grande pazienza con me perché faticavo a capire le sue tattiche, le mie gambe erano legnose. Mi chiedeva di salire dalla difesa e quando ho capito mi sono divertito”.
TI INCHIODA AL MURO – Eh si, pare sia proprio così. Gasperini crede nel lavoro settimanale, vuole che tutti si impegnino al massimo, tiene tutti sulla corda, non dà mai la formazione prima del momento giusto. Uno tosto insomma. “E’ uno sanguigno – assicura il giovane nerazzurro – evita le ramanzine a fine partita, ma il giorno dopo si presenta con i dvd della gara per farti capire dove hai sbagliato. Se serve sa anche appenderti al muro. Ha tanta esperienza, ma è chiaro che l’Inter è una novità anche per lui: società e giocatori dovranno aiutarlo, ma credo che anche lui dovrà adattarsi alle caratteristiche della nostra rosa”.
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