dal ritiro nerazzurro

Strama, che colpo: “Marotta porti rispetto! Li abbiamo battuti. Sul campo. Ora…”

Colpo grosso allo Juventus Stadium. Andrea Stramaccioni rischia molto, sceglie il tridente e i suoi uomini sul campo gli danno ragione. Contro tutto (gol in fuorigioco della Juve al diciottesimo secondo del primo tempo), contro tutti (c’è...

Eva A. Provenzano

Colpo grosso allo Juventus Stadium. Andrea Stramaccioni rischia molto, sceglie il tridente e i suoi uomini sul campo gli danno ragione. Contro tutto (gol in fuorigioco della Juve al diciottesimo secondo del primo tempo), contro tutti (c'è un rosso diretto non dato a Lichtsteiner, quanto meno un doppio giallo) sorprendendo, facendo sognare, conquistandosi con il lavoro il popolo nerazzurro. Ha ridato entusiasmo ad un ambiente spento, ha giocato la partita della vita con l'incoscienza di un folle che sa esattamente cosa fa. E ha vinto. Tre a uno. A Torino. Battendo la squadra imbattuta da 49 turni. E alla fine della partita, il tecnico interista arriva - quasi sfinito, ma bello deciso - ai microfoni di Sky per analizzare i novanta minuti. Vi riportiamo le sue parole: 

RISCHI e MAROTTA - Io ho cercato di preparare la partita nel migliore modo possibile. E ho sentito ironia prima della partita da parte dei loro dirigenti, ma loro sono fatti così. Adesso Marotta forse la penserà diversamente. Lo ha detto in maniera ironica, ha parlato di spensieratezza, e mi ha dato fastidio. Perché noi lavoriamo nei dettagli e abbiamo messo in difficoltà la squadra che in questo momento in Italia sta facendo bene. Ci vuole in generale più rispetto. Questo lo penso. 

SORPRESA - Il tridente? Non era un colpo di teatro. Era per metterla in difficoltà, credevo potesse essere l'unico modo, e ci siamo riusciti perché siamo diventati imprevedibili davanti anche soffrendo dietro. L'abbiamo preparata così, potevamo perdere, ma è andata bene: parla sempre il campo. 

FUORIGIOCO -Non è scattato niente quando lo abbiamo saputo, abbiamo preso quel gol che manco ero sceso dalle scale. Con il passare dei minuti siamo cresciuti, è la prima volta che li vedo così in difficoltà. Restano primi in classifica. 

IL GIORNO PIU' BELLO -Non è oggi, ma quando Moratti mi ha scelto per guidare l'Inter. Abbiamo dato un segnale di forza, siamo venuti a giocare con coraggio in uno stadio in cui questa squadra non perdeva da qualche partita. Detto ciò non abbiamo fatto nulla, adesso dobbiamo continuare così. 

SO' DISPERATO - Se avevo già deciso? Ehhhhh. Assolutamente si, ma non volevo dare vantaggi alla Juve. Perché lo devo dire prima? Non ho una struttura di base e posso cambiare diversi moduli. Questo è un vantaggio, un valore aggiunto. 

PIRLO E SACRIFICI - Quando ho detto ai tre attaccanti che volevo giocare con tutti e tre gli ho dato una motivazione anche se li ho sorpresi, ma loro tre hanno limitato Pirlo e li abbiamo messi in apprensione quando recuperavamo palla. La reazione? Ero sicuro che potevamo provare a vincerla. Poi è andata bene e la forza in questi casi si vede. L'Inter sta crescendo e questo conta. 

DUBBI -Abbassando l'esterno destro (come volevamo per contenerli) sapevamo che Yuto avrebbe avuto più possibilità. L'ho detto che potevamo vincere. Non ci credevate (scherza.ndr). 

PROTESTE -Se abbiamo detto che era fuorigioco all'arbitro? Questi parlano sempre di campo, sul campo, sul campo. Noi abbiamo vinto sul campo. E mi basta!