dal ritiro nerazzurro

Strama e il “rumore dei nemici”: ma non chiamatelo nuovo Mou!

Eva A. Provenzano

Prima o poi doveva succedere. Ed è successo puntualmente. Andrea Stramaccioni sta simpatico agli interisti e si è appena messo contro tutto il resto dell’Italia. Ieri sera ha vinto a Torino, gli hanno detto che l’ha fatto da...

Prima o poi doveva succedere. Ed è successo puntualmente. Andrea Stramaccioni sta simpatico agli interisti e si è appena messo contro tutto il resto dell'Italia. Ieri sera ha vinto a Torino, gli hanno detto che l'ha fatto da 'provinciale', gliel'hanno detto una, due, tre volte. E allora è sbottato: "Non ci sto così. Mi dovete spiegare perché se l'Inter vince in questo modo lo fa da provinciale, se sono le altre squadre a farlo, voi parlate di carattere. Se mi fate un'osservazione tecnica io vi sto a sentire, mi piace confrontarmi con tutti, ma se mi dite provinciale, se dovete sempre sparare contro l'Inter allora meglio se vi sciacquate la bocca".

Nelle case dei tifosi nerazzurri è partita una standing ovation generalizzata. Intanto Mondonico, a La Domenica Sportiva ridice quella parola, 'provinciale', e Strama sbuffa e se ne va: "Io non la penso così, ma tu ne sai più di me". Queste risposte fuori dalle righe costano al tecnico l'appellativo di 'spocchioso', 'antipatico', 'snob con la puzza sotto al naso'. A quel punto il paragone con Mourinho viene facile facile. E invece no. Mou certe cose se le studiava a tavolino, il rumore dei nemici lo rincorreva. Strama ha reagito forse d'impulso.

Dopotutto veniva da due settimane non proprio semplici, ne aveva mandate giù di tutti i colori. Gli hanno detto, scritto, in ordine che è solo un raccomandato di Moratti, un pivello che passa al grande calcio dalla porta principale senza aver mai fatto gavetta. Poi ancora che ha voluto Cassano per capriccio e venduto Pazzini perché non capisce nulla di attaccanti, che non gli hanno comprato giocatori funzionali al suo gioco (in quegli otto acquisti ce ne sarà qualcuno che gli piace?), che sta lì fino a tempi migliori quando si potrà affidare l'Inter in mano a gente dal calibro di Guardiola, che è riuscito a mettersi contro il clan argentino non facendo giocare Cambiasso (e noi in campo lo vediamo sempre).

Vai a Torino vinci magari non brillando particolarmente, ma fai il sessanta per cento del possesso palla e i tuoi avversari tirano in porta due volte (nella stessa azione) e sei un 'provinciale', magari lo sei proprio perché non hai esperienza. E credono di poterti trattare come un ragazzino solo perché non hai i capelli bianchi e sai anche ridere di te. Ci vuole una logica anche nel criticare: forse è questo che il mister non ha mandato giù. Quello 'sparare a prescindere sull'Inter'. Meglio mettere in chiaro le cose subito. A tutto c'è un limite: pure alla Stramapazienza.