dal ritiro nerazzurro

Strama: “Se resto lo dice il presidente, ma ha idee chiarissime. L’Europa League…”

Eva A. Provenzano

In diretta dal Circolo Caniene a Roma, dove è in programma la cerimonia di consegna dei premi annuali del Gruppo romano dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), Andrea Stramaccioni è intervenuto in collegamento con Mattina Sport su Rai...

In diretta dal Circolo Caniene a Roma, dove è in programma la cerimonia di consegna dei premi annuali del Gruppo romano dell'Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), Andrea Stramaccioni è intervenuto in collegamento con Mattina Sport su Rai Sport 1. "Per la situazione che avevo trovato quando sono arrivato all'Inter, secondo me raggiungere l'Europa è stato l'obiettivo minimo - spiega l'allenatore nerazzurro - e le vittorie di ieri di Udinese e Napoli forse hanno reso un po' meno amara la nostra sconfitta con la Lazio perchè la vera differenza l'avrebbe fatta raggiungere il terzo o il quarto posto. Ora il campionato è finito e siamo tutti concentrati, noi, i giocatori, il presidente, nel lavorare per riportare l'Inter alle posizioni di classifica che merita".

PAZZINI - Stramaccioni passa poi a commentare l'esclusione di Giampaolo Pazzini dalle convocazioni della nazionale italiana per la preparazione agli Europei 2012: "Prandelli ha fatto le valutazioni che ha reputato migliori come io ho fatto quelle che reputavo migliori io, mi dispiace per lui, perchè è un mio calciatore e sono legato, ma rispettiamo le scelte del commissario tecnico".

IDEE STRACHIARE - Sul suo futuro sulla panchina nerazzurra, Stramaccioni ribadisce che "questo tipo di dichiarazioni le lasciamo al presidente perchè è giusto che le faccia lui. Qualcuno ha detto che Moratti vuole investire poco nella rosa del futuro? Non mi risulta perchè lui, a dispetto di quello che a volte può sembrare, ha le idee chiarissime su come riportare l'Inter ad essere grande. Anche ieri c'era molta amarezza per la sconfitta, ma anche la voglia di ripartire subito e ricominciare da Inter, quindi a lottare per obiettivi importanti".

L'ANNUNCIAZIONE - "Il presidente Moratti - continua Stramaccioni - ha confermato alla stampa che sarò ancora qui, ma la mia tempistica è stata un po' diversa. Quello che avevo precisato io in tempi non sospetti, ma che da interista mi aveva dato un po' fastidio, era quella sensazione che l'Inter in base a come andasse il vento avesse un progetto A, uno B e uno C. Invece non è così: l'Inter ha un progetto chiaro, poi che il presidente decida quando, come e dove comunicarlo mi sembra sia chiaramente un suo diritto. Se sarò ancora l'allenatore dell'Inter? Ieri panchina con l'Inter, ora abbiamo una tournèè in Indonesia, ma ripeto spetta al presidente dirlo".

L'EUROPA LEAGUE - Una stagione che inizierà prima del solito, ma Stramaccioni non accetta alibi: "Io vado un po' controcorrente, ballava una settimana, dieci giorni fra il quinto o il sesto posto, il Milan se non sbaglio andrà in ritiro intorno al 9 o 10 luglio e disputerà la Champions League. Secondo me sono luoghi comuni, che non non vogliamo, a noi l'Europa League interessa. L'Atletico Madrid l'ha vinto partendo dal primo turno di preliminari, possiamo farlo anche noi".

AVVERSARIE - Infine, sullo scudetto conquistato dalla Juventus, Stramaccioni è chiaro: "Il verdetto del campo quest'anno ha detto Juventus e noi, in maniera sportiva e serena le facciamo i complimenti, sperando che sia l'Inter a ritornare in quelle posizioni il prima possibile".