dal ritiro nerazzurro

Stramaccioni: “Qui all’Inter ho trovato una grande famiglia. Oggi era importante vincere…”

L’esordio di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’ Inter, è la sagra del goal. Contro il Genoa al Meazza termina con il risultato di 5-4, con ben 4 rigori fischiati da uno scatenato arbitro Valeri. Il tecnico romano ai microfoni di...

Francesco Parrone

L'esordio di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell' Inter, è la sagra del goal. Contro il Genoa al Meazza termina con il risultato di 5-4, con ben 4 rigori fischiati da uno scatenato arbitro Valeri. Il tecnico romano ai microfoni di Premium Calcio commenta così la ritrovata vittoria: "Se il problema del goal è stato risolto? Si sicuramente la cosa più importante era vedere un'Inter propositiva, un'Inter secondo me, soprattutto nel primo tempo, dove l'andamento della gara è stato un pochino più lineare e ha avuto un buon approccio alla gara. Il primo goal è frutto della qualità degli interpreti che abbiamo davanti".

La quota terzo posto che è indicata dal presidente come obiettivo si è accorciata. Adesso è a 7 punti, anche se ci sono molte squadre davanti...

"Ti rispondo sinceramente. Secondo me la ricetta deve essere di non ragionare su tabelle, su progetti o di fare promesse e porci obiettivi adesso,perchè non è il momento. Dobbiamo lavorare sodo  e pensare  gara per gara, come abbiam fatto in questa settimana, quindi da martedì mattina penseremo al Cagliari".

E' arrivato qualche messaggio dal presidente in questi minuti?

" No, il presidente era stato con noi  sia prima che a fine partita, ed era raggiante. Insieme a noi c'era un bel clima. L'Inter, anche se può sembrare il contrario, è veramente unita. Io qui ho trovato una grande famiglia, sia nel settore giovanile che in prima squadra. Il fatto che il presidente con il figlio e tutti, fossero dentro a festeggiare con i ragazzi, anche se è una partita, è un segnale importante. E' ovvio che questi sono campioni che hanno scritto pagine di storia ben più importanti di Inter-Genoa, ma oggi era importante vincere".

Può confermare che l'emozione è finita quando è entrato nello spogliatoio, dopo aver debuttato a San Siro?

"Sarei un bugiardo se dicessi di no. L'emozione c'è stata, ed è stata forte. San Siro è La Scala del calcio italiano, e oggi i nostri tifosi sono stati unici, vicini alla squadra quasi come fosse la prima di campionato. Quindi grandi emozioni, e poi scherzavo alla fine con il signor Valeri (l'arbitro ndr), per i tre rigori in casa. E' stato un esordio un po' sfortunato...".

Gli spazi concessi agli avversari sono un problema su cui lavorare?

"Io non ricordo grandi occasioni del Genoa su azione, nel senso che ricordo il tiro di Sculli nel secondo tempo da fuori area. Poi sono stati pericolosi su un calcio d'angolo, e hanno fatto goal con tre calci di rigore, sicuramente avviati da situazioni di pericolo. Secondo me la nostra difesa ha disputato collettivamente una buona prestazione, ovvio che dobbiamo lavorare, lavorare e lavorare, però va bene così..."

Quando una squadra subisce tanti goal sicuramente qualche problemino c'è, e penso che tu abbia lavorato molto più sulla fase offensiva che su quella difensiva. Però mi interesserebbe sapere a livello psicologico, che cosa hai detto in questi giorni, e a livello tecnico-tattico, che cosa hai fatto...

"Oggi abbiamo vinto e questo l'avrei detto anche diversamente.A livello psicologico non ho fatto nulla,questi sono dei campioni pazzeschi, non credo che l'Inter abbia vinto per il mio contributo. L'Inter ha vinto perchè i loro campioni si sono espressi come sanno e hanno fatto bene. E' ovvio che come impatto ho cercato di mettere in campo quel poco che so fare, e quel poco per cui il presidente ha deciso di fare questa follia nell'affidarmi la squadra. Nel primo tempo si è vista un'Inter propositiva, ma oggi magari siamo stati un po' più belli quando avevamo la palla ai piedi, però ripeto, non mi sembra sia stata una partita disastrosa dal punto di vista della fase di non possesso".

Ora che hai visto la squadra dal vivo, ti sei chiesto perchè l'Inter è in quella classifica?

"Questo l'ho detto anche ai ragazzi. Io devo lavorare tenendo in conto quello che è stato fino a ieri, però non facendomi influenzare. Io da martedì ho cercato di vedere, respirare, capire i ragazzi, le loro caratteristiche sia come calciatori che uomini, quindi questo vale per Forlan, per Zarate, per Stankovic, per tutti quelli che oggi hanno dato il loro contributo. La mia valutazione parte solo da martedì, non spetta a me fare analisi nel perchè l'Inter sia nella classifica x o y. Io cerco di dare solo il mio contributo da oggi...".

In base alle sue indicazioni, quali erano i movimenti d'attacco che dovevano fare Forlan e Zarate? Perchè partendo con il 4-3-3 iniziale, dopo pochi minuti ci siamo accorti che spesso sia Zarate che Forlan, preferivano stare a sinistra, e c'era un po' di difficoltà nel tenere le posizioni. Era un'idea sua, di muoversi molto per cercare  di aprire la difesa avversaria?

"Lì era semplice, avevamo un play basso che era Stankovic, che secondo me soprattutto nel primo tempo, in cui l'Inter è riuscita a metter in campo quello che aveva in testa, il gioco passava spesso da lui. Due interni, due giocatori  che partivano da posizioni definite per poi svariare alle spalle di Milito, quindi questo faceva anche parte della loro e della nostra interpretazione, il fatto che magari potessero attaccare contemporaneamnete dalla stessa parte. Anche perchè, comunque il loro apporto in fase di non possesso è stato oggi prezioso, perchè sia Mesto che Moretti,che avevano sempre fatto bene in queste ultime partite, non hanno fatto così bene oggi..."

Quali dei suoi ragazzi della Primavera le sembra più pronto in questo momento per la prima squadra?

"Su ogni ragazzo bisogna andar piano, nel senso cauti con la proposizione, perchè adesso comunque credo che ogni giocatore giovane abbia un percorso da effettuare. Sicuramente la Primavera dell'Inter ha diversi ragazzi interessanti,  e il fatto che oggi Livaja fosse in panchina questo è il segnale che sia io, che la società, abbia un occhio di riguardo sul settore giovanile che sta ottenendo dei risultati pazzeschi. Per la loro proposizione lasciatemi ancora un po' meglio capire i ragazzi della prima squadra..."

Ha debuttato Guarin. Qual è la posizione secondo lei  in cui può esprimersi meglio?

"Secondo me, da come l'ho visto io in questa settimana ,anche parlando con lui, da interno destro di centrocampo ha dimostrato di essere sempre pericoloso quando si inseriva. Lui ha forza, ha qualità, è un giocatore importante nell'Inter che completa un pacchetto di centrocampisti di grande valore".

Insisterà sul 4-3-3?

"Io cercherò di di continuare a insistere sull'idea di metter in campo un'Inter propositiva che ha qualità, e dare il mio contributo al servizio di questi ragazzi, perchè oggi la vittoria è tutta del gruppo..".