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Che bell'ambiente che è il Milan. Non fai in tempo a litigare, che dopo un paio di giorni, come accade nelle migliori famiglie, vai di nuovo d'amore e d'accordo col tuo antagonista. D'altronde cosa ci si può aspettare dalla squadra dell'amore? Ed è cosi che ieri Allegri e Inzaghi sfoggiavano sorrisi e complimenti l'uno nei confronti dell'altro. “Sei più bravo tu”, “Ma no dai si sa che tu sei il migliore”, “No no qui se c'è un numero uno sei tu” e via dicendo. Se solo il sorriso di Pippo potesse parlare, ne avrebbe di cose da dire...
Che i due anche prima non avessero un bel rapporto, lo sa persino chi non segue il calcio. In tutta franchezza la carriera di Inzaghi avrebbe meritato miglior sorte. Impossibile pensare all'ultimo anno diviso tra panchina e tribuna, quando altri meno meritevoli si giocavano il posto in attacco nel Milan. Ma Allegri con i giocatori di alto livello ha sempre avuto qualche problema. Il primo anno ha fatto fuori Pirlo, poi Ronaldinho, in seguito Inzaghi e Seedorf. E farsi trattare cosi da uno che ha vissuto il periodo più di lustro della sua carriera, militando tra Pescara e Perugia, non è il massimo.
Chissà il direttore Suma, quanto avrà dovuto penare per tranquillizzare i due. Però una volta accesa la lucetta rossa della telecamera ecco che tutto appare paradisiaco. Lo sfondo è la sala dei trofei del Milan e subito i tifosi rossoneri pensano “chissà quando ne rivedremo uno se schieriamo Niang, per gli amici Traorè, e il sempre giovane Antonini”. Nascosta in un angolo, con fare silenzioso, anche la Mitropa Cup assiste alla scena. Cosa è la Mitropa Cup? Bè, è quel trofeo, frutto della ottima stagione in Serie B, che permette al Milan di autoproclamarsi "Il club più titolato al mondo".
Le parole cupe dell'attaccante nei confronti del suo ex allenatore già dimenticate. “Se ho sentito Allegri per confrontarmi con lui prima del mio esordio? No, ho sentito Ancelotti...”, spiegò Pippo, facendo intendere che quest'ultimo di calcio ne capisce, l'altro invece forse un pò meno...
Ma si sa che è questa la più grande qualità del Milan. Un teatrino mediatico degno della miglior commedia mai esistita. Si vocifera che adesso il prossimo obiettivo di Berlusconi, sia far riappacificare, sotto la brillante direzione di Suma e sempre nella sala dei trofei, anche Sud e Nord Corea. Chissa quante volte, modello Inzaghi-Allegri, il premier Nord coreano Kim Jong-un avrà dato del “pezzo di m...a” Lee Myung-bak, dicendo che il loro è stato solo uno scambio di opinioni. Non proprio british, ma pur sempre di uno scambio di opinioni si tratta.
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