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Se c'è una cosa che i giocatori dell'Inter hanno imparato in questa nuova stagione Manciniana è che nessuno di loro (o quasi) ha il posto fisso. Uno dei numerosi aspetti di quella che si sta rivelando a tutti gli effetti una rivoluzione. La classifica sta premiando le buone intenzioni, l'impegno e il lavoro. Premia i progressi e il cambiamento. La classifica è sorprendente. Prima di ogni grande sfida ci si affretta a sottolineare che sarà quella decisiva. Quella che finalmente produrrà l'etichetta giusta da affibiare a questa "strana" Inter. Sembra che il nostro calcio non possa fare a meno di etichette.
Chi schiererà Mancini nella sfida contro il Napoli? Giocherà a specchio? Ci sorprenderà con una panchina inaspettata? E' quanto si chiedono tutti, nell'attesa della partita che potrebbe ridefinire sogni ed ambizioni da entrambe le parti. La squadra che ha meno da perdere è indubbiamente l'Inter. I suoi successi sono già sottoposti a costante critica, non saranno certo le critiche per una sconfitta, che in fondo si stanno tutti aspettando, a scombussolare l'ambiente. Il Napoli può contare sull'attaccante più invidiato dalla serie A e non solo ed è in un ottimo momento di forma. Sulla carta le cose stanno così. Sulla carta.
In molti ancora non si spiegano come l'Inter possa avere questa classifica, avendo apportato così tanti cambiamenti. Un'Inter camaleontica, che può contare sulla forza del gruppo. Forse il piccolo segreto si nasconde proprio lì. Nella voglia di ognuno di farsi trovare pronto per scendere in campo e dare il meglio. Si lavora per lo stesso obiettivo e con la stessa intensità. Sulla stessa lunghezza d'onda. Le motivazioni fanno sempre la differenza, non c'è nulla da fare. Ricordatevelo quando penserete alla prossima etichetta da affibiare all'Inter.
Twitter @SBertagna
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