editoriale

Anno nuovo, Raiola vecchio

Ogni anno ormai sembra essere la stessa storia: Raiola “decide” il mercato dell’Inter. E’ stato cosi lo scorso anno quando grazie alla cessione di Ibrahimovic al Barcellona, l’ex pizzaiolo ha permesso che arrivasse...

Alessandro De Felice

Ogni anno ormai sembra essere la stessa storia: Raiola "decide" il mercato dell'Inter.E' stato cosi lo scorso anno quando grazie alla cessione di Ibrahimovic al Barcellona, l'ex pizzaiolo ha permesso che arrivasse alla corte di Mourinho un vero campione pluridecorato come Eto'o e una 50ina di mln di euro buoni per rimpinguare le casse neroazzurre. Tira e molla continui, duri attacchi alla società rea di non "riuscire a vincere" ed "essere assente", hanno caratterizzato la scorsa sessione estiva di calciomercato. Quando tutti pensavano di aver allontanato questo losco figuro da Milano, ecco che a Febbraio si ripresenta sul più bello: "sono io il procuratore di Balotelli", ammette con fare guascone il buon Mino. Da quel momento, anche il più ottimista dei tifosi ha capito quale sarebbe stata la fine di super Mario, una cessione a fine anno. Ogni occasione è stata buona per fare polemica, per attaccare compagni e allenatore, colpevoli di non "valorizzare" questo talento e di non "difenderlo dagli attacchi mediatici della stampa". E così sono iniziati i problemi nello spogliatoio, le liti con Mourinho, la maglia gettata dopo la partita col Barcellona e quella indossata sotto consiglio di Striscia la Notizia. In un'intervista rilasciata oggi a datasport, Pedullà ha avuto il coraggio di dare una definizione reale al procuratore italo/olandese affermando che: "Ha talento, è furbo, sa come impostare le trattative. Ma ha anche un difetto enorme: è arrogante. Insulta, pensa di essere il depositario di qualsiasi verità". Proprio questo è stato il più grande difetto in lui riscontrato, l'arroganza. Un'arroganza che magicamente si cela di fronte ai microfoni di Sky o di qualche altra rete privata. L'ultima uscita che denota questo tipo di caratteristica comportamentale è stata quella contro Materazzi: "Mario lo ha perdonato, io no", frase adatta più a un film di John Wayne che ad un rapporto tra compagni di squadra. Ma che gli sia mai venuto il dubbio che per Materazzi (come per molta altra gente) il suo parere è pari al nulla? I risultati sin'ora son stati decisamente scarsi: un ingaggio più alto per i suoi tesserati ma poche vittorie o partite da ricordare.L'ultimo calciatore rimasto nella rosa nerazzurra che ha dato la sua procura a Raiola è Kerlon, talento brasiliano mai sbocciato a causa degli infortuni. Possiamo sperare solo che non esploda anche lui, altrimenti chi riuscirà a tollerare un altra annata di "sfuriate fantasiose" dell'ex pizzaiolo di Haarlem?