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Il Cies si è recentemente occupato di stilare una classifica relativa al valore dei migliori giocatori del mondo, tenendo in considerazione il rendimento attuale ma anche le prospettive, l'età, la durata del contratto e altri parametri. Di questa classifica ci interessano principalmente due posizioni: quella di Mauro Icardi (freschissimo di rinnovo) e quella di MateoKovacic (il suo rinnovo sembra un ricordo sbiadito). Icardi è 68esimo (valore tra 26,1 e 28,7 mln) davanti a Fekir, Ramos, Smalling, Giroud, Kompany, Tevez, Iniesta, Marquinhos e Rodrigo Moreno del Valencia. Ovviamente la giovane età suggerisce al valore assegnato un grande potenziale. Idem per Mateo. Kovacic viene valutato tra i 29,4 e i 32,4 milioni di euro ed è 57esimo davanti a gente come Vidal, Mata, Wilshere, Florenzi, Cuadrado, Alaba, Rakitic, Varane e Marco Reus. Mauro e Mateo. Giovani e forti. Con la maglia dell'Inter. Per ora.
Se ai gol di Icardi l'Inter sembra intenzionata a non voler rinunciare, la posizione di Kovacic non pare altrettanto sicura. Il rendimento non continuo e i numerosi cambi di posizione hanno fatto sì che nonostante le qualità evidenti e il potenziale immaginabile il suo nome potesse essere accostato ad altri club. I tifosi su di lui si dividono. Da un estremo all'altro. Per alcuni è intoccabile (e in effetti se lo vogliono i club più forti e danarosi un motivo ci sarà), per altri sarebbe già dovuto esplodere e avrebbe già dovuto spaccare il mondo. Punti di vista che si intrecciano con i risvolti di mercato e che mettono in discussione la permanenza del nr. 10 croato all'Inter. Almeno a parole.
Se c'è una cosa che l'Inter, in alcune recenti situazioni, ha fatto male è stato vendere. E a ricordarcelo, oggi, è proprio il Cies. Basta scorrere alla diciasettesima posizione per trovare una vecchia conoscenza. Philippe Coutinho è valutato per tutti i fattori di rendimento attuale e potenziale una cifra che si aggira tra i 50,5 e i 55,5 milioni di euro. Inutile ricordare la cifra irrisoria alla quale è stato (s)venduto come è anche piuttosto ovvio che la situazione generale della squadra Inter (con i suoi insuccessi e le sue difficoltà) crei un contesto che tende a sminuire il valore dei propri giocatori. Non avremmo mai venduto Coutinho a 50 milioni, ma chi lo ha comprato ha fatto un affare stratosferico. La classifica del Cies può "aiutarci" a non commettere lo stesso errore. Le stagioni negative dei nerazzurri non devono diventare terreno fertile per svendite senza senso. Al contrario. Perché l'Inter ha bisogno di monetizzare. E ha bisogno anche di calciatori forti. Nel caso in cui decida di privarsene diventi maestra nel vendere. Solo in quel caso, nel caso in cui si strappasse un'offerta davvero irrinunciabile (per intenderci, non le cifre delle quali si legge ora), la vendita di Mateo Kovacic potrebbe non rovinarci il fegato per i prossimi dieci anni. Forse.
Twitter @SBertagna
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