editoriale

Caos calmo

Sabine Bertagna

Non c’è nulla di più fastidioso e irrazionale del calciomercato. Nulla. Non l’estate afosa che non ti fa respirare, non la zanzara che ti ronza a distanza ravvicinata mentre dormi, non l’umidità senza un mare in cui tuffarsi....

Non c'è nulla di più fastidioso e irrazionale del calciomercato. Nulla. Non l'estate afosa che non ti fa respirare, non la zanzara che ti ronza a distanza ravvicinata mentre dormi, non l'umidità senza un mare in cui tuffarsi. Il calciomercato batte tutte queste cose e lo fa con una naturalezza sfrontata. Ti conquista, ti illude e dall'oggi al domani ti rifila una scarpata facendoti cadere nel burrone della disperazione. Tutto questo senza che effettivamente nulla di reale accada. Voci. Solo voci.

Per avere il conteggio esatto di quanti giocatori siano già stati accostati all'Inter può essere utile seguire il profilo di @nonleggerlo su Twitter. Ieri sera eravamo a quota 177. E' una squadra da rifare in molti reparti, ma forse 177 sono eccessivi anche per l'Inter. Fa parte del gioco. Chi scrive di calcio (e noi lo facciamo) non può esentarsi dal partecipare a questo balletto, fosse anche solo per riportare le voci che si sentono in giro. Chi prende l'Inter, come cantava Ligabue, sarà un'altra storia rispetto ai 177 nomi abbozzati. Non sappiamo se più o meno bella.

Il tifoso interista è, in questo momento, in completa balia di quanto legge. Nomi su nomi, presunti rifiuti, giocatori che scelgono altre squadre. Anche se razionalmente dovrebbe chiedersi come sia possibile che l'Inter intavoli trattative con un numero così elevato di giocatori. E quindi a volte ci sarà del vero, altre forse a farla da padrone sarà la fantasia. Sentire i nomi accostati al Milan poi, non aiuta di certo. Nessuno che fa le pulci alla provenienza dei soldi che i rossoneri potrebbero investire sul mercato, dopo che le presunte scatole cinesi di Thohir avevano tenuto banco per giorni infiammando gli animi dei puri del calcio e seminando indignazione. E' il nostro calcio, bellezza.

Quindi? Quindi nulla. L'estate di calciomercato è appena iniziata ed è inutile rovinarsi il fegato sin dai primi giorni. E' difficile mantenere l'autocontrollo anche perché Mancini ha chiesto rinforzi e l'Inter, per ripartire e tornare a puntare obiettivi seri, necessita di innesti, correzioni, cambiamenti importanti. Ma bisogna dare il tempo al tempo. Chi si fasciava la testa per un Cerci approdato al Milan si è preso le sue soddisfazioni. Chi aveva accolto Podolski come un salvatore della patria ha dovuto rivedere il suo pensiero. Kovacic partirà? Chi prenderemo? Ci sarà un super big fra i vari rinforzi? Domande che aspettano una risposta, certo. C'è un'estate intera (o quasi) per trovarla. Speriamo che sia quella giusta. In questo caos calmo è l'unica cosa che speriamo.

Twitter @SBertagna