Carpi diem

Non vuole farsi distrarre, Roberto Mancini. Dal mercato ancora aperto, con voci ed indiscrezioni che si rincorrono e che puntano il dito sulle lacune da colmare e sulle partenze da definire. Dall'arrivo di Perisic, che i giornalisti presenti in conferenza stampa ieri, avrebbero voluto trasformare nell'argomento del giorno. Dopo un'eternità trascorsa ad ipotizzare il passaggio del croato in nerazzurro, finalmente Ivan è atterrato Milano. Felice e sollevato. Non deve essere stata un'estate semplice per lui. Il Wolfsburg ha tenuto duro fino all'ultimo, poi ha dovuto cedere all'evidenza. Perisic e l'Inter si erano voluti con troppa intensità. Impossibile non accorgersene.

Roberto Mancini non vuole farsi distrarre. Sa che la partita con il Carpi è importantissima. Per i tre punti, ma soprattutto per aggiornare con qualche piccolo miglioramento la tabella degli equilibri della squadra. Perché non ci sarà Icardi e gli attaccanti sono al minimo. Perché Perisic non farà in tempo ad esserci. Mancini non vuole sottovalutare l'impegno, esige concentrazione e la chiede subito in conferenza riportando i riflettori sul calcio giocato. C'è solo il Carpi.

Il rischio di pensare ad altro è dietro all'angolo. Con il mercato ancora aperto, pronto all'euforia frenetica delle battute finali, i 90 minuti potrebbero passare in secondo piano. Lo sa Mancini, che in conferenza ha lanciato una frecciatina sull'essere giudicati impietosamente anche nelle amichevoli estive. Alla prima sconfitta partirebbero titoloni altisonanti sui mille rinforzi chiesti e concessi. Sul fatto che questa Inter non può più sbagliare. Sul bisogno inderogabile di dimostrare che questa stagione non ha niente a che vedere con le precedenti. C'è tutto questo nell'atteggiamento di Mancini. Assoluta concentrazione sulla partita. Per commentare l'arrivo di Perisic ci sarà tempo. Per adesso, Carpi diem.

Twitter @SBertagna