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E questa volta cosa si inventeranno per addolcire una conferenza stampa che si manifesta agli occhi di tutti come una forzatura? Quali saranno le parole accuratamente scelte per foderare di prosciutto gli occhi dei tifosi rossoneri?
Da tempi remoti e sfocati non esiste al mondo un solo calciatore che dalla nascita non desideri altro che la maglia rossonera. Nella peggiore delle ipotesi, i fanciulli hanno iniziato a seguire il club di Berlusconi dai primi giorni d'asilo, mentre altri bambini giocavano con le riproduzioni delle Ninja Turtles, i futuri fenomeni rossoneri si abbeveravano della sapienza calcistica di Arrigo Sacchi, studiando il 4-4-2 e il pressing alto. Demetrio Albertini e Billy Costacurta il faro della loro infanzia.
Ma la conferenza stampa di Alessio Cerci sarà diversa dalle altre, questa volta la fatidica frase “ho sempre voluto il Milan” non potrà tuonare "onesta" tra le stanze di Milanello, di fronte al testimone Adriano Galliani. Così la cerimonia rischia di assumere una piega grottesca, dal rancido sapore che solo la prepotenza sa lasciare. Un matrimonio come quelli di un tempo, con la figlia promessa in sposa dal padre, al rampollo di nobile casata. Poco importa se a trionfare non sarà l’amore, in certi ambienti è sufficiente la soddisfazione di veder prevalere il proprio potere sopra ogni cosa.
Ma questa storia è ormai di dominio pubblico: Alessio Cerci ha scelto l’Inter rispetto al Milan, dato che con la società nerazzurra ha ormai un accordo da diverso tempo. Ha scelto addirittura il numero della maglia: l’undici, con strisce verticali nere e blu, le altre non gli andavano proprio a genio. Anzi, l’ex granata ne aveva fatto una questione di principio, facendo infastidire non poco Galliani e l’alta dirigenza dell’Atletico Madrid, già d’accordo per uno scambio di prestiti col Milan. Poi la storia è quella che descrivono tutti i quotidiani, il Corriere dello Sport parla di prese di posizioni molto dure e promesse poco edificanti da parte dell’Atletico Madrid a Cerci. Promesse che hanno più o meno questo significato: se non accetti il Milan passerai il resto della stagione a marcire in panchina caro Alessio. Sei sicuro della tua scelta? Non è che vuoi ripensarci? Sei ancora in tempo.
Cerci aveva scelto, aveva preferito l’Inter al Milan, ma in queste ore qualcuno sta provando a deviare i suoi desideri in maniera poco ortodossa. Questa è la storia descritta dai maggiori quotidiani e se l’epilogo dovesse portare Cerci a vestire il rossonero, Valerio Staffelli avrà una buona occasione per portare un bel tapiro a Milanello. Perché li portano anche lì. Vero?
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