CHAMPIONS LEAGUE 2009/10: INTER-BARCELLONA 21-19…GETTATE IL PESSIMISMO DALLA FINESTRA E SOSTENIAMO I RAGAZZI

Nonostante il pessimismo di tutta Italia, o meglio, nonostante i “gufi” italiani stiano incredibilmente spingendo il Barcellona verso la finale di Madrid, nella Champions League 2009/10, la squadra nerazzurra è in vantaggio sui blaugrana....

Nonostante il pessimismo di tutta Italia, o meglio, nonostante i “gufi” italiani stiano incredibilmente spingendo il Barcellona verso la finale di Madrid, nella Champions League 2009/10, la squadra nerazzurra è in vantaggio sui blaugrana. Cari amici “tifosotti” e “gufi”, l’Inter parte sfavorita, l’Inter non ha Messi, l’Inter non è il Barcellona, ma l’Inter ha, fino a questo momento, totalizzato 21 punti nella massima competizione europea, in virtù delle 6 vittorie, dei 3 pareggi e di 1 sola sconfitta (proprio contro il Barça), mentre i Campioni d’Europa e del Mondo in carica, hanno fatto 19 punti (2 in meno), causa una vittoria in meno (5) ed un pareggio in più (4). E’ vero che gli azulgrana hanno già sconfitto i nerazzurri, ma nei gironi si fanno mille calcoli, nelle semifinali si gioca alla “morte”, dentro o fuori. Il Barcellona nelle ultime 4 gare ad eliminazione diretta, ha segnato 11 gol, grazie ad un super Messi, subendone 4, non vincendo mai in trasferta, ne a Stoccarda ne a Londra, mentre i nerazzurri, partiti battuti in partenza, hanno segnato “solo” 5 gol, subendone, però, solo 1 (Kalou). In 4 gare (gli ottavi di finale l’Inter li ha giocati contro il Chelsea), la squadra di Josè Mourinho ha totalizzato 12 punti, vincendo tutte e 4 le gare disputate, compresa la difficile, per molti impossibile, trasferta a Stamford Bridge. La porta di Julio Cesar è chiusa al pubblico da 309 minuti, e l’estremo difensore non subisce un gol in trasferta dal 24 novembre 2009, l’ultimo risale proprio alla gara persa contro Xavi e compagni. Il Barcellona ha, dal canto suo, il più forte giocatore al Mondo, Leo Messi, e l’attuale capocannoniere della competizione…inutile ripetere il nome. Dimenticatevi le “gare a gironi”, la semifinale sarà tutta un’altra partita.