editoriale

CHE VOI CI CREDIATE O NO…NOI CI CREDIAMO!

Camp Mou. Dopo ieri sera si chiama così. Una eroica Beneamata ha difeso il’impresa dell’andata e ha strappato il biglietto per la finale di Madrid. Perchè lo desiderava da morire. E perchè Mou ha deciso che era ora di combattere...

Sabine Bertagna

Camp Mou. Dopo ieri sera si chiama così. Una eroica Beneamata ha difeso il'impresa dell'andata e ha strappato il biglietto per la finale di Madrid. Perchè lo desiderava da morire. E perchè Mou ha deciso che era ora di combattere l'inadeguatezza europea. Non c'era nulla di inadeguato nella dignitosa compostezza dei nerazzurri ieri. La squadra che più avrebbe dovuto avere paura si è trasformata in solida certezza. Un muro contro il quale si sono stampati anche i fraseggi ispirati dei catalani. Resistere, resistere, resistere. E poi quella corsa liberatoria con il dito puntato verso il cielo a ringraziare un cielo non più avverso. A ribadire che lui, come gli dei, lo aveva sempre saputo. Dalla rimonta di Kiev sono cambiate molte cose. Adesso l'Inter ne è consapevole. E questo grazie a Mou. Bisogna crederci sempre. Perchè i sogni vanno coltivati e non c'è nulla di puerile nel pregare che si avverino. Noi ci crediamo. Abbiamo l'obbligo di farlo...