editoriale

COMPITI IN CLASSE

I suoi compagni parlano di lui come di un grande talento. E Walter Mazzarri, dopo averci lavorato su per mesi, gli sta facendo capire che può fare la differenza in campo. Il mondo interista si aspetta molto da Mateo Kovacic. Erick Thohir lo ha...

Eva A. Provenzano

I suoi compagni parlano di lui come di un grande talento. E Walter Mazzarri, dopo averci lavorato su per mesi, gli sta facendo capire che può fare la differenza in campo. Il mondo interista si aspetta molto da Mateo Kovacic.

Erick Thohir lo ha definito incedibile quando ancora non era iniziato il mercato e ha dato ordine ai dirigenti nerazzurri di rispedire al mittente ogni offerta che arrivasse per lui. Il direttore sportivo Piero Ausilio, nei giorni scorsi, ha raccontato che non è mai cominciata una trattativa per il centrocampista e per Icardi, tutte le richieste sono state non accettate ancor prima che venissero formulate: "Pronto, buongiorno vorremmo Kov...?". "Non se ne parla nemmeno, hola!!".

Il tecnico interista adesso sa che sul croato, oltre che sull'attaccante argentino, dovrà poggiare la sua Inter e quella del futuro: "Mateo dice che gli ho insegnato tante cose? Sono contento che il ragazzo abbia capito il lavoro che ho fatto su di lui e se mi ascolterà crescerà ancora. A chi posso paragonarlo? A nessuno. Non esistono due giocatori uguali e non voglio fare paragoni per non dargli ulteriori responsabilità. Il suo compito è solo quello di lavorare e crescere", ha detto il mister nell'intervista rilasciata oggi al Corriere dello Sport.

Crescere e lavorare. Sono i compiti (di quelli che si fanno in classe, insieme ai propri compagni) assegnati al giovane nerazzurro che dovrà tirare fuori tutto il suo talento e diventare leader di una squadra che, dopo l'addio agli argentini, ha ricominciato tutto daccapo.