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Chissà se anche Mario, alla famosa domanda su un’eventuale “mal di pancia”, risponderebbe come Ibra. Lo svedese, professionista per alcuni, mercenario per altri, non ebbe nessuna esitazione e all’ennesima domanda sul suo perenne “mal di pancia” nei confronti dell’Inter, zittì il giornalista con un: ” Ho mal di pancia quando vedo te”. Ibra ha sempre avuto una teoria precisa sul ruolo della stampa nel calcio, riassumibile in una delle sue frasi lapidarie: “Voi scrivete, io segno”. Pragmatico e dritto all’obiettivo. La prima pagina della Gazza di oggi, giocando sul ritorno del procuratore Raiola nella cerchia dei nerazzurri, ha pensato bene di puntare il dito sull’argomento del giorno. Il mal di pancia di Mario. E’ di ieri la dichiarazione dell’entourage di Balotelli, che si è detto stanco delle continue discussioni “da condominio”, al centro delle quali Mario è purtroppo sempre presente. L’impressione è che le persone intorno a Mario fatichino a distinguere i messaggi che provengono dalla società nerazzurra, da quelli più confusi e tendenziosi di un universo mediatico, alla continua caccia di un consenso comune. A questo punto ci chiediamo due cose semplici, semplici. Può essere più rilevante parlare di un caso Mario (la notizia è la non convocazione a Catania? Ci pareva che avesse un problema fisico…), piuttosto che della disfatta Milan, alla quale sono state dedicate due, tre paroline sommesse per non turbare gli animi delusi? Parliamo del gioco dei rossoneri. Del loro DNA europeo. Della lettura totalmente sbagliata che Leo ha dato alla partita. Dell’umiliazione di prendere quattro reti senza segnarne neanche una. Tutto questo potrebbe anche passare in secondo piano se i toni precedenti alla sfida contro il Manchester fossero stati tiepidi e modesti. Nossignori. E poi l’arroganza abbonda sempre e solo sulla bocca di Mou! Leo aveva detto che vincere 2-0 a Manchester sarebbe stato un risultato normale. Galliani, prima di Roma-Milan, si era abbandonato a dichiarazioni di natura estetica su una delle migliori sfide in campionato. Esteticamente la partita non è stata un granchè. Quando finalmente Ranieri ha intuito che poteva osare (tipo al 75’ minuto), la Roma ha anche rischiato di segnare. Tutta questa abbondanza di autostima sembra non trovare nessun tipo di obiezione negli addetti ai lavori. E la coerenza è obiettivamente un valore dal sapore antico e dimenticato. La seconda domanda è una curiosità. Possibile che i nerazzurri siano sempre stampati in prima pagina? Il motivo è da ricercare nelle vendite dei giornali? Cioè, il mal di pancia di Mario vende più della delusione di Berlusconi? Per una volta siamo addirittura allineati con l’opinione di Raiola, che dopo il trambusto che si era creato intorno alla sua nuova rappresentanza di Mario sul mercato, si è chiesto quale fosse la notizia degna di così tanto clamore. Perché, se la notizia era che il nuovo procuratore di Mario è il famoso procuratore di Ibra, non si spiega il titolone così ben congegnato che gioca sui mal di pancia di Balotelli. Ai giornali auguriamo presto di ritrovare la giusta vena critica ed etica. A Mario auguriamo solo una cosa. Di prendere in mano al più presto la sua vita, in qualità di giocatore ma soprattutto di uomo, evitando di lasciare che un mondo intero decida in termini monetari della sua esistenza professionale e non. Caro Mario, la vita, a volte, va presa oltre che di PANCIA, anche di CUORE.
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