editoriale

Ditemi perché…

Sabine Bertagna

Un giorno scriverò un libro. Parlerà di un desiderio stupido, infantile, di quelli che appena compiuti i due anni sarebbe meglio riporre nel cassetto per il nostro bene. Giusto per abituarsi a come gira il mondo. Infatti il mondo intero ci...

Un giorno scriverò un libro. Parlerà di un desiderio stupido, infantile, di quelli che appena compiuti i due anni sarebbe meglio riporre nel cassetto per il nostro bene. Giusto per abituarsi a come gira il mondo. Infatti il mondo intero ci racconta che è tutto perfettamente normale se un intero stadio viene allestito all'insegna dell'odio e insulta senza mezzi termini un solo uomo, reo di essersi allontanato da una società che non aveva fatto mistero di volersene liberare. E allora l'imperdonabile tradimento di Leo ha sollecitato una corale manifestazione di stile. Con adesione indistinta. Di massa. Dalle tribune alla curva il grido è unico e le intenzioni si specchiano e si sorridono compiaciute. No, a San Siro sabato sera non c'era il rischio di interpretare male la situazione. E se per caso l'occhio non vi fosse caduto sugli striscioni banalmente ripetitivi sarebbe bastato rifarsi al labiale di un grande uomo, il signor Gennaro Gattuso. Stile, intelligenza e sensibilità: tutte doti concentrate in un solo elemento. A volte la natura è davvero iniqua. E al coro mancava solo una voce. La grancassa di mamma TV. Ma eccola puntuale: stasera Striscia la Notizia parlando del derby non ha certo proposto le immagini della gogna cui è stato sottoposto Leo e non ha certo fatto riferimento ai torti arbitrali che sono stati evidenziati anche dalle fonti più vicine ai cugini. Nononono. Nessun servizio a condanna di cori o striscioni (relegati a fenomeni da baraccone nella rubrica Striscia lo Striscione) nè sui gol in fuorigioco. Nessun gioco di telecamere sul gol non gol. Anzi. Per Leo dopo la gogna la beffa. Un tapiro a sottolineare che le colpe sportive di un uomo sono più gravi dell'immoralità di decine di migliaia di spettatori. Perchè a lui e non a chi l'ha insultato?. Chiedetevelo pure ma non cercate di darvi per forza una risposta. Se vi è andata bene a due anni vi hanno detto che le cose vanno così. E alla vostra età ormai ve ne sarete anche fatti una ragione...