editoriale

E il quinto giorno…l’Inter si riposò

Sabine Bertagna

La sconfitta di stasera analizzata superficialmente attraverso il puro e semplice risultato ci sta. Veniamo da un’onda di successi da far paura e come ha decretato il Capitano prima o poi si può anche perdere. Il punto è come perdi....

La sconfitta di stasera analizzata superficialmente attraverso il puro e semplice risultato ci sta. Veniamo da un'onda di successi da far paura e come ha decretato il Capitano prima o poi si può anche perdere. Il punto è come perdi. E come te la giochi. La squadra nerazzurra ha subito per 90 minuti la lucidità e la velocità degli avversari. Pochi gli spunti che potevano dare una svolta. Milito sembrava schiacciato da una stanchezza atavica, completamente spompato. E i guizzi non si sono certo visti da Stankovic o Sneijder; anche la corsa del Capitano non aveva lo stesso smalto di sempre. In generale è stata una serata NO. Dalla difesa all'attacco. Ma anche questo può succedere. Totalmente assenti in campo cattiveria e offensiva. Eppure si trattava di una competizione importante. Che valeva un titulo. Ci si aspettava forse qualche contromossa in più dalla nuova panchina. Ed è folle (quanto istintivo) pensare che se ci fosse stato Mou, lui la squadra l'avrebbe come al solito e contro ogni principio di ragionevolezza sbilanciata in avanti rischiando il tutto per tutto. Tempo al tempo. Rafa avrà modo di esprimere le sue idee dopo un ragionevole periodo di rodaggio. E l'Inter stanca di stasera speriamo che si riposi e si riprenda al più presto. La stagione è alle porte. Lunedì si gioca...