L’Inter e i tradimenti. Storia vecchia, si sa. Il mio primo tradimento è stato quello che ha coinvolto Ronaldo. Il fenomeno che va a giocare con l’altra squadra di Milano. Che smacco! Anche Vieri, icona nerazzurra, passa all’altra sponda. E Ibra? Be Ibra, almeno ha varcato i confini italiani per trovare una nuova amante. L’Inter è come quella moglie fedele e amorevole, che troppo amore da ad un marito che non riesce ad apprezzare. L’ultimo marito di questa lunga lista è Mario Balotelli. Cresciuto nel nostro vivaio, amato da tutti, difeso sino all’inverosimile. Lui che fa per ringraziarci? Dichiara in pubblico di tifare Milan, mette il muso con Mou, rompe con i compagni. Dalle mie parti si dice “crisci fili”, ossia fai del bene e scordalo. Il top è stato vederlo indossare la maglia rossonera con il suo nome sopra. Non diamo la colpa a Striscia la Notizia, per una volta addossiamo delle responsabilità anche a lui. Colpevolizzare il programma satirico di Canale 5, equivale a fargliela passare liscia ancora una volta. Nessuno gli ha puntato una pistola contro e soprattutto ha fatto quel gesto “a telecamere spente”. Ognuno può tifare ciò che vuole, ma deve sempre onorare la maglia. Errare è umano, perseverare è diabolico. Non è un calciatore ingenuo, sa essere anche molto sveglio quando vuole. Basti vedere il suo ultimo cambio di procura: ha sostituito il fratello con Mino Raiola. Mica pizza e fichi. Si vocifera anche che abbia assunto Fabrizio Corona come suo nuovo consulente d’immagine. Gossip certo, ma dimostra quanto sia sveglio il ragazzino. La sua sfacciataggine mi è sempre piaciuta sin da quando lo seguivo nella primavera nerazzurra. Lo apprezzavo perché la mostrava solo contro gli avversari, non contro chi si allena con lui ogni giorno. Ecco perchè apprezzo Mourinho. C’è chi lo definisce antipatico, saccente, arrogante. Per me non è niente di tutto questo, è un difensore dei nostri colori, tanto quanto Marco Materazzi. Odiato da tutta Italia ma amato spasmodicamente da noi nerazzurri. Ci sono tanti atteggiamenti di Balotelli che ho giustificato come il resto dei tifosi. Primo fra tutti, la non esultanza dopo ogni gol segnato. Ok Mario avrai tutte le tue buone ragioni, ma cosa c’è di più bello per un calciatore che segnare un gol? Non bisogna aspettare una finale mondiale per esultare, anche perché comportandoti cosi il mondiale te lo sei giocato. Vai a vedere il Milan in Champions League? Vero, era una partita tra due grandissime squadre europee, ma come la mettiamo con il fatto che hai assistito anche a Milan - Novara? Con tutto il rispetto per la squdra che milita in Lega pro, ma non mi sembra che li giochino Messi o Cristiano Ronaldo. Vola più basso Balotelli, forse credi di essere già un uomo quando non lo sei ancora. Guadagnare un milione di euro l’anno non significa essere maturi. Non è stato un caso che io sin qui non lo abbia mai chiamato con il suo appellativo ovvero “Super Mario”. Per me è diventato un’estraneo. Uno di quelli che sono passati da San Siro senza lasciare il segno. Uno dei tanti Vampeta o Gilberto. La rottura credo che ormai sia insanabile. Moratti e la squadra sono con Mourinho. La società sta compiendo un’opera davvero grandiosa riuscendo a tenere tutto sotto controllo nonostante l’attacco dei media a cui ora Balotelli sta addirittura simpatico. Chi l’avrebbe mai detto che quel soggetto che sino a un mese fa aveva una faccia da schiaffi, riscuota tanto successo. Ora addirittura amano definirla “faccia da rossonero”. La Curva Nord ieri ha dato un segnale fortissimo, in una maniera che più corretta non si può, con due striscioni. Il primo invita “ad allontanare chi porta zizzania e guai in uno spogliatoio unito come non mai”. Il secondo invece era molto più diretto, invitando chiunque si trovasse in possesso di una maglia rossonera ad utilizzarla in un determinato modo anziché indossarla. La Nord non ha mai voltato le spalle a nessuno. Da Quaresma, che è riuscito anche a guadagnare gli applausi della curva dopo due anni di prove non eccellenti, a Muntari, che con un atteggiamento scriteriato contro il Catania, ha rischiato di mandare all’aria un anno di sacrifici. Balotelli però ha superato ogni limite di sopportazione. Se lo dice anche Materazzi che è la sua chioccia all’interno dello spogliatoio, credo non ci sia proprio più niente da fare. L’ultima notizia è quella secondo cui la sera di Chelsea – Inter, mentre i suoi compagni erano a sudare sangue allo Stamford Bridge, lui è andato in giro per bar con le sue amiche. Ma come non era addolorato per la mancata convocazione? Complimenti! Quando si dice un professionista come si deve. Forse gli piace essere sotto i riflettori, cosi come il suo idolo Ibra. Sappiamo tutti però che fine ha fatto al Barcellona. Costretto ad accontentarsi dell’elemosina di Leo Messi, vera star dei blaugrana. Lui li è uno dei tanti, non è lo special guest. Perché allora mi chiedo io, non la smettiamo di parlare di Balotelli? Non diamogli corda, non alimentiamo polemiche. Si vuole comportare cosi con arroganza anche all’interno dello spogliatoio? Faccia pure, ne va solo della sua carriera. La nostra squadra è composta da oltre 26 elementi che remano tutti dalla stessa parte. Noi tifiamo Inter, non Balotelli. Cosi come non tifavamo Ronaldo, Ibrahimovic, Vieri. Quello che ci unisce sono i colori nerazzurri, non chi li indossa. Se vuole migliorare per se stesso, impari da Cordoba o Materazzi. Mai una parola fuori posto, mai una discussione. Eppure sarebbero titolari in qualsiasi altra squadra europea. Facciamo cosi, di Balotelli non ne parliamo più. Se cambierà mentalità sarà un bene solo ed esclusivamente per lui, dato che per molti di noi tifosi lui ormai non ci rappresenta più.
editoriale
E SE NON PARLASSIMO PIU’ DI BALOTELLI?
L’Inter e i tradimenti. Storia vecchia, si sa. Il mio primo tradimento è stato quello che ha coinvolto Ronaldo. Il fenomeno che va a giocare con l’altra squadra di Milano. Che smacco! Anche Vieri, icona nerazzurra, passa all’altra sponda. E...
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