L'Inter è in attesa. Dopo aver completato l'acquisto di Gary Medel, per il quale manca solo l'annuncio ufficiale (onestamente l'assenza del cileno contro lo Stjarnan preoccupa il giusto, cioè poco), Piero Ausilio si sta dedicando alle cessioni, dopo aver operato tanto e bene con un esborso veramente minimo.
editoriale
EL massacrante e finalmente importante, Botta da “testare”: serve una punta “vera”
L’Inter è in attesa. Dopo aver completato l’acquisto di Gary Medel, per il quale manca solo l’annuncio ufficiale (onestamente l’assenza del cileno contro lo Stjarnan preoccupa il giusto, cioè poco), Piero Ausilio si sta...
Il direttore sportivo dell'Inter, nel corso dell'intervista al Corriere della Sera, ha giocato in difesa per quanto riguarda l'ultimo colpo da piazzare in questo mercato (al di là del ritorno di Rolando in caso di uscita di Silvestre e/o Campagnaro): "Non sarà mediatico ma non escludo di restare così, anche con Guarin", ha dichiarato Ausilio.
Non una bugia ma neanche una completa verità. In questo momento, infatti, il reparto offensivo dell'Inter potrebbe anche essere considerato completo, volendo considerare Ruben Botta già pronto per una stagione da protagonista in nerazzurro e volendo inserire un po' forzatamente anche Ricky Alvarez nel pacchetto avanzato.
Ma proprio l'Inter sa, meglio di altri, quanto possa essere massacrante e devastante fisicamente l'impatto dell'Europa League, che segnò in maniera pesantissima la stagione di Andrea Stramaccioni. Già in quell'occasione l'Inter fece l'errore di fidarsi del recupero di Milito. Lo fece in estate e lo fece a gennaio, dovendo poi rincorrere e ricorrere a soluzioni non all'altezza.
In questo caso, con Bonazzoli saggiamente lasciato alla Primavera di Vecchi, l'Inter ha tempo e modo di non commettere lo stesso errore: serve una punta e serve una punta importante, che possa insidiare anche l'intoccabile Palacio. Perché le partite sono tante, si spera tantissime.
L'Europa League, finalmente, è diventato obiettivo importante, fondamentale, con il posto in Champions garantito al vincitore. E anche l'Inter lo sa. Non è affatto detto che sia più facile arrivare terzi che vincere il trofeo continentale. Anzi. L'Inter ha il dovere non solo di rispettare la competizione ma di giocarla al massimo delle sue potenzialità. Perché la Champions League è troppo importante e ora le strade per arrivarci sono due: vanno battute entrambe e per farlo non bastano Icardi, Palacio e Osvaldo. Anche perché il Botta visto finora lascia intravedere delle potenzialità che, per esplodere, avrebbero bisogno di quella continuità che l'ex Tigre a Milano non potrebbe mai avere.
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