"Volevamo partire subito forte per evitare brutte figure negli Stati Uniti, inoltre c'era un preliminare di Europa League da giocare e non potevamo sapere a luglio il valore dell'avversario. Non voglio nascondermi: forse qualcosa nella preparazione è stato anche sbagliato. Comunque stiamo calmi, siamo solo alla sesta giornata". L'intervista del ds nerazzurro Piero Ausilio a Tuttosport, oltre ad offrire numerosi spunti di riflessione sul momento non facile dell'Inter, ha il grande pregio di affrontare a viso aperto le critiche. Non voglio nascondermi, dice Ausilio. Non è più tempo di nascondersi o di evitare le telecamere. Se in passato si usava essere un po' sfuggenti e molto criptici, ora, nell'era di Erick Thohir non è più così.
editoriale
Errori? Non ci si nasconde più. La preparazione…
“Volevamo partire subito forte per evitare brutte figure negli Stati Uniti, inoltre c’era un preliminare di Europa League da giocare e non potevamo sapere a luglio il valore dell’avversario. Non voglio nascondermi: forse qualcosa...
E così anche un tema abbastanza delicato come quello di una preparazione potenzialmente sbagliata diventa argomento di discussione. L'implicito obbligo, a tratti sorprendente, di non sfigurare nel tour estivo (seppur a tratti comprensibile) avrebbe scombinato le sorti della preparazione. Avrebbe, in poche parole, consegnato in estate agli occhi dei tifosi una squadra che lasciava intuire buone potenzialità per poi riconsegnarne un'altra, dopo poco tempo, fermata da un rallentamento improvviso a poche giornate dall'inizio del campionato. Probabilmente non si era immaginato uno scotto così evidente. Probabilmente, come ammette Ausilio, qualcosa nella preparazione è stato palesemente sbagliato.
E' un'Inter ancora piena di contraddizioni quella che si sta sviluppando. Da una parte il bisogno quanto mai urgente di ricostruire una base solida con degli equilibri stabili. Dall'altra il desiderio di tenere alto un marchio come l'Inter, che solo marchio non è. Cuore e passione dei tifosi. L'Inter di oggi sembra quindi in lotta tra sostanza e forma. Tra l'avere una squadra capace di dire qualcosa in questo campionato (con i dovuti limiti) e l'avere una squadra brillante solo a tratti. Vestita a festa per le belle occasioni ma poi, per tutto il resto dell'anno, di nuovo Cenerentola. Capiterà di sbagliare ancora. Ora quello che conta è scrollarsi via di dosso l'odore pesante delle ultime sconfitte. A prescindere dal risultato Inter-Napoli ci racconterà come stiamo ora. E anche delle correzioni effettuate in corsa sul fronte preparazione. Un errore pesante. Un errore che all'Inter potrebbe costare non poco.
Twitter @SBertagna
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