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editoriale
Mancano pochissime ore al fischio d'inizio della prima partita della nuova stagione nerazzurra e immaginando perfettamente in quale stato versiate (una vita a sentirsi così non basta a spiegalo) non ci dilungheremo. Una paio di cose però le dobbiamo scrivere. La conferenza di Cassano é stata eccelsa. E non per la frase, seppur romantica, sopra il cielo c'é solo l'Inter. Lui é così da sempre (una roba affascinante, questa). Quei sorrisi che speri durino tanto perché sono contagiosi e quel modo di affrontare le questioni calde con la voglia di far rissa di un ragazzino. Antonio, genuinità al 100%. Prendere o lasciare.
Poi dopo gli scherzi, le battute (Marco mi multi se dico che voglio che Maicon resti?) e tutto quello che ti fa venir voglia di seguire una conferenza stampa come questa, sono arrivate frasi serie e pesanti. Non sui tifosi, non sui suoi compagni, non sul presidente, non su chi in quei momenti drammatici dell'anno scorso gli era stato vicino. Su una sola persona, che non ha nemmeno voglia di nominare. Facile capire a chi si riferisce. Solo promesse. E no. Non facciamo fatica a crederlo. Che a leccare il culo Cassano non sia per niente bravo.
Non c'é niente di strano in quello che ha detto Antonio, nel suo solito modo di mettere giù le verità. Nude e crude. Lo sanno anche i tifosi rossoneri. Eppure i media si sono stupiti. Ha esagerato, hanno detto alcuni. In effetti che esagerazione. A gennaio la foto con Tevez. Poi Ibra e Thiago rimangono. Anzi. Vedete di abbonarvi perché siamo stati eroici. Non faceva una piega tutto questo. Peccato che il giorno dopo li hanno venduti tutti e due. Parole, parole, parole. Ma se lo dice Cassano sono esagerazioni. Anzi. Esagerazioni nerazzurre.
Buon Campionato a tutti. E FORZA INTER!
Twitter @SBertagna
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