editoriale

Esordi

Sabine Bertagna

Tempo di esordi, al Meazza. Il regista è sempre lo stesso e risponde al nome di emergenza. Con Gargano e tutta la difesa titolare fuori, Stramaccioni si deve inventare una formazione che gli porti i tanto agognati tre punti. Il trend negativo...

Tempo di esordi, al Meazza. Il regista è sempre lo stesso e risponde al nome di emergenza. Con Gargano e tutta la difesa titolare fuori, Stramaccioni si deve inventare una formazione che gli porti i tanto agognati tre punti. Il trend negativo centrifuga i cattivi pensieri e l'unico modo per disperderli è tornare a vincere. L'avversario è modesto, a tratti inadeguato. Ma l'Inter deve comunque superare uno dei suoi blocchi più temibili: buttare la palla in rete. Le occasioni non mancano. I nerazzurri le costruiscono sapientemente dal primo all'ultimo minuto. Non c'è ansia, nè fretta. Solo saggia perseveranza. 

Cassano, nei suoi 65 minuti, elargisce tocchi belli, propositivi, utili. Guarin è straripante. Impossibile tenerlo. A Palacio riesce tutto (finalmente) molto bene. Fa sembrare tutto molto semplice anche se non lo è. La prima rete (sua) arriva nel primo tempo. La seconda, buttata dentro da Guarin, ha la sua firma e la finta che anticipa l'assist è incantevole. Ma le occasioni sono diverse e numerose. Il digiuno davanti alla rete è rotto. Incoraggianti segnali di guarigione.

In campo esordiscono due nerazzurri. Un diciottenne, Marco Benassi, già visto in due partite di Europa League. E un trentacinquenne,  Tommaso Rocchi, che il campo della serie A lo conosce bene. Rocchi entra per mettere minuti nelle gambe, anche se è di certo curioso che in qualità di vice-Milito non abbia finora mai giocato quando il Principe non era in campo. Benassi fa una partita ordinata, di personalità. Contrasta e recupera palloni. E' confortante sapere che potremmo avere una risposta al nostro struggente bisogno di centrocampisti bravi proprio in casa. Con le dovute precauzioni, certo. Ma in tempi di vacche magre non si può nemmeno andare troppo per il sottile. Le occasioni aprono interessanti spiragli alle nuove promesse. Qualcuna più pronta delle altre. L'importante è capirlo. E agire di conseguenza.

Twitter @SBertagna