editoriale

ET, giornata in giro per Milano, poi la partenza. Torna a fine mese. Ora…

Sono stati quattro giorni molti intensi per Erick Thohir che è sbarcato a Milano il 6 marzo ed è ripartito oggi alla volta dell’Indonesia. Aveva diverse questioni economico-finanziarie di cui occuparsi e ha lavorato in sede tenendo...

Eva A. Provenzano

Sono stati quattro giorni molti intensi per Erick Thohir che è sbarcato a Milano il 6 marzo ed è ripartito oggi alla volta dell'Indonesia. Aveva diverse questioni economico-finanziarie di cui occuparsi e ha lavorato in sede tenendo tutta una serie di incontri: fondamentali quelli con le banche che serviranno per fare in modo che, nei prossimi mesi, le garanzie vengano spostate negli istituti di credito indonesiani. 

Questa mattina i giornalisti lo hanno atteso prima a Corso Vittorio Emanuele, ma da lì pare non sia mai passato, aveva evidentemente degli appuntamenti in giro per la città e ha pranzato fuori. E' tornato all'Hotel Armani dove ha alloggiato anche stavolta, venti minuti prima di partire alla volta di Malpensa: è sceso dal suo van nero sorridendo e con dei sacchetti in mano (avrà probabilmente trovato anche il tempo di fare shopping), ha promesso che sarebbe sceso a breve e che avrebbe parlato ai cronisti e puntuale dopo venti minuti sono arrivate prima le sue valigie e poi lui che ha avuto modo di confermare: "Vogliamo costruire una squadra per i prossimi tre anni, non solo per la prossima stagione".  Intanto sono arrivati Hernanes e Vidic. Tutti gli altri saranno valutati a giugno, i giocatori in scadenza, ma anche i giovani. Poi via verso l'aeroporto. 

Sul viale di via Manzoni qualche tifoso lo ha fermato per una foto e lui si è messo in posa con un sorriso. Continua a crescere la curiosità del mondo nerazzurro attorno al nuovo presidente che sta cercando di conquistare la fiducia della gente interista con diplomazia e anche fatti concreti. Il tycoon resterà nel suo Paese fino a fine mese, poi rientrerà in Italia per nuovi incontri con le banche e inoltre presiederà all'ennesimo cruciale Consiglio D'Amministrazione: è una fase transitoria, ma si respira un'aria nuova, all'orizzonte è spuntata un po' di fiducia nel futuro e in questo 43enne che vuole riportare l'Inter in alto, ricostruendo una squadra che sta uscendo da un'epoca bellissima, ma finita, e facendo sua una società che deve riprendersi la scena europea.