editoriale

FCIN1908 – RCS ritira un libro contro la JUVE. La censura sportiva come linea editoriale?

Sabine Bertagna

Per chi lavora in libreria è normale routine. Si stampano tantissimi libri e ogni tanto gli errori di stampa e i refusi sono tali per cui l’editore ritira semplicemente il libro in questione, per correggerlo e rimetterlo in stampa come da...

Per chi lavora in libreria è normale routine. Si stampano tantissimi libri e ogni tanto gli errori di stampa e i refusi sono tali per cui l'editore ritira semplicemente il libro in questione, per correggerlo e rimetterlo in stampa come da piano editoriale. Oppure no. E' quello che (non) è successo con un libretto senza grandi pretese letterarie, uno dei tanti usciti sull'argomento tifo "contro". Per intenderci, un titolo che in libreria troverebbe posto accanto a "101 motivi per tifare Toro e odiare la Juventus" (editore Newton & Compton) o a "No Milan - Guida teorica e pratica all'antimilanismo per interisti ma non solo" (edito da Limina) o ancora accanto a "Inter? No grazie! Come non diventare intertristi e vivere felici" (Limina editore). Il classico regalo-sfottò, insomma. 

Non la pensano così in Rcs. O almeno, in un primo momento, quando hanno programmato l'uscita del libro, pensavano fosse il solito titoletto innocuo, ma poi, evidentemente, qualcuno ha cambiato idea. Al punto da decidere di ritirarlo dalle librerie nelle quali era già stato messo in vendita. Stiamo parlando di "100 buoni motivi per odiare la Juve" di Massimo Astio (pseudonimo) edito appunto da Rcs Libri nella collana Bur. Come mai quest'improvviso ritiro? E qui viene il bello. Perché di titoli con troppi refusi ed errori ne escono tantissimi. E allora la prassi per ritirarli è molto semplice: si manda una semplice comunicazione a tutte le librerie che hanno ricevuto il libro, chiedendo la resa del titolo alla casa madre. Cosa che ha fatto anche Rizzoli, adducendo come motivazione del richiamo di "100 buoni motivi per odiare la Juve" i classici "errori di stampa" (qui di seguito in esclusiva la foto della comunicazione). Come potete leggere voi stessi.

Quindi tutto normale? Non proprio. Oggi leggiamo le dichiarazioni del direttore editoriale di Rcs LibriMassimo Turchetta e scopriamo che il titolo non è stato ritirato per refusi, ma perché, citiamo le sue dichiarazioni, "poteva accendere tensioni di cui non si avverte il bisogno". Tensioni? Un libretto che racconta per la centesima volta i dubbi su un rigore non fischiato ed un gol annullato? Una lista di torti e situazioni conosciute da tutti? Sarà invece al contrario che qualcuno non ha gradito questo tipo di pubblicazione? Fatichiamo a credere che c'entri il momento storico o la voglia di un calcio più pulito. Ci interroghiamo invece seriamente sulle nuove quote di proprietà di Rcs. A giugno, infatti, qualcosa è cambiato. Repubblica titolava così, il 28 giugno 2013: "FIAT rastrella i diritti RCS. Sale al 20%. Le mani degli Agnelli sul Corriere della Sera". E, probabilmente, non solo su quello. Rcs racchiude al suo interno tantissime realtà editoriali: dai libri alla Gazzetta dello Sport. La proprietà è sempre la stessa. Forse è la libertà d'azione ad essere cambiata? Censurare un libro, a maggior ragione se assolutamente innocuo, potrebbe rappresentare un piccolo passo in una direzione che non può, sinceramente, far piacere a nessuno. A meno che non sia stato proprio Tosel a telefonare all'editore allo scopo di richiedere il ritiro del libro. Per discriminazione territoriale.

Twitter @SBertagna