editoriale

Formule magiche? Giocare, giocare, giocare…

Sabine Bertagna

Ecco qualche appunto sparso su alcune prestazioni individuali nella partita di Coppa Italia contro il Trapani. Avendo fatto Mazzarri un giusto turnover, per l’occasione gli osservati speciali sono cambiati. Kovacic e Belfodil erano...

Ecco qualche appunto sparso su alcune prestazioni individuali nella partita di Coppa Italia contro il Trapani. Avendo fatto Mazzarri un giusto turnover, per l'occasione gli osservati speciali sono cambiati. Kovacic e Belfodil erano sicuramente i giocatori più attesi alla prova e verso entrambi c'erano aspettative alte. Mateo è cresciuto con il passare dei minuti, dopo un inizio incerto. E' abbastanza semplice evincere anche solo dalla qualità dei passaggi e dei suggerimenti che realizza che tipo di giocatore sia. Quello che inizia ad essere un aspetto preoccupante è l'umore. Kovacic sembra in soggezzione, spesso scoraggiato. Quel suo essere fuori dal gioco è dipinto più dal carattere che dalla prestazione. Il problema muscolare che lo ha costretto ad uscire prima del fischio finale è stata la mazzata finale. Siamo tutti bravi a fare gli allenatori, ma la sensazione è che se Mateo riuscisse a trovare più continuità nel gioco, acquisterebbe maggiore fiducia e sicurezza. Riuscendo ad esprimere ciò che Mazzarri gli chiede. 

Anche per Belfodil le cose non sono semplici. Avere perennemente l'etichetta del prospetto incompiuto sulla schiena alla lunga pesa. Da qui la giusta smania di voler dimostrare. L'unico modo che un attaccante ha per spegnere le voci poco convinte della platea è segnare. E Ishak mercoledì è andato in rete. Consapevole di doversi giostrare tra chi lo vede già con una valigia in mano per un prestito a gennaio e chi aspetta di vederlo giocare più a lungo, in partite come queste.

Mazzarri ha poi deciso di dare spazio anche ai più giovani. Nella ripresa sono infatti entrati Patrick Olsen, Federico Bonazzoli e Isaac Donkor. Caratteristiche e ruoli diversi. Olsen a centrocampo ha fatto bene, passaggi precisi e quella grinta agonistica che lo ha sempre contraddistinto in campo anche in Primavera. Nessun timore reverenziale o strascichi mentali per aver avuto finora zero occasioni. Un aspetto mentale da tenere in gran conto. Bonazzoli è andato addirittura vicino a segnare. Se avete osservato come si muove, vi sarete per un momento dimenticati che questo ragazzo di sedici anni gioca in Primavera e negli Allievi. Ieri ha confidato di essere rimasto impietrito davanti alla porta. Siamo abbastanza sicuri che, dovessero esserci altre occasioni, il finale sarà molto diverso. Tutti questi giocatori hanno in comune una cosa: rappresentano, chi più, chi meno, le alternative di Mazzarri (con priorità diverse, ovviamente). Kovacic su tutti è l'emblema della scommessa da non perdere. Le formule magiche, purtroppo, non esistono. Esiste solo il campo. O giochi o non giochi. Di scommesse vinte in panchina non si ha notizia.

Twitter @SBertagna