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Le parole indicano una direzione, ma i dubbi intanto persistono. Perché? Eppure il presidente ha più volte riconfermato Stramaccioni, con le più svariate sfumature. I dubbi, che aleggiano a tratti consistenti, sembrano ignorare le sue dichiarazioni. La stagione è stata una stagione deludente e amara. Una delle più amare. Non solo non si è raggiunto alcun traguardo, ma si è costruito anche poco. Poco di quanto visto questa stagione potrà essere riproposto nella prossima. Lo scriviamo come augurio. Ma le attenuanti ci sono tutte ed è proprio dal loro peso che dipende la conferma, probabilmente. Si mormora che Moratti, nonostante le sue dichiarazioni, stia riflettendo. Sarà fondamentale credere nella decisione presa, qualunque essa sia. Una non convinzione ci riporterebbe a scenari già visti, con un cambio di panchina alla prima brutta sconfitta o al primo insipido pareggio. Non è di questo che ha bisogno l'Inter.
I dubbi si alimentano di ricordi. Impossibile non pensare a quando parole altrettanto convinte sono state ribaltate da un colpo di scena. A quando si è chiusa una stagione con una conferma perentoria e si è aperta quella successiva con un repentino cambio di panchina. A quest'ora la conferma dovrebbe essere un capitolo chiuso nell'ambito di un progetto ad uno stato già avanzato. Dovessimo essere smentiti, la situazione non sarebbe per nulla confortante. Forse, a forza di chiedere sempre la stessa cosa, le risposte suonano inevitabilmente poco convinte. Forse è facile farsi risucchiare dal vortice mediatico, che tifa ovviamente per un finale a sorpresa con i giusti tocchi di suspence. Forse le dichiarazioni non vanno interpretate e sono fedeli al loro significato puramente letterale. Forse.
Twitter @SBertagna
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