editoriale

Fuckin’ class

Sabine Bertagna

La notizia si propaga nel tardo pomeriggio e ha lo stesso sapore di una bufala originale, confezionata su misura per l’ultimo atto del clasico formato Champions. Ma bufala non è. Increduli gli inviati di mezzo mondo confermano che JM non ha...

La notizia si propaga nel tardo pomeriggio e ha lo stesso sapore di una bufala originale, confezionata su misura per l'ultimo atto del clasico formato Champions. Ma bufala non è. Increduli gli inviati di mezzo mondo confermano che JM non ha lasciato l'albergo. Lo Special One mette in scena l'ennesima performance e il Camp Nou si trasforma di nuovo in Camp Mou: tutto parla della sua assenza, ma soprattutto tutti parlano di lui. Come oscurare una partita e diventarne il protagonista assoluto. Chissà come l'avrà seguita, questa sfida. In piedi segnando solchi nervosi sulla moquette dell'albergo? Piluccando schifezze come fanno tutti gli esseri umani? E sul gol annullato del suo Real avrà imprecato prendendosela con i mobili in circolazione come noi tifosotti normali? Quanti messaggi saranno arrivati sul cellulare di Karanka? Davvero impossibile non cedere alla curiosità. Il portoghese sapeva che sarebbe stato impossibile ribaltare il risultato dell'andata con tutte quelle assenze. Ha fatto quello che poteva. Quello che doveva, Il Real ha dato tutto e ha chiuso la partita con onore. Per 90 minuti tutti gli occhi erano puntati su quel campo. Sulle cavalcate di Cristiano Ronaldo e sulle magie di Leo Messi. Gli occhi erano lì, ma il pensiero dei più ronzava altrove. Cosa starà facendo JM in questo preciso momento? Forse non lo sapremo mai. Eccessivo e teatrale non sbaglia un'entrata. E con oggi nemmeno un'uscita. A parlare al suo posto solo una enorme nube piena di silenzio. Assordante.