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editoriale
Il Gasp è indubbiamente un uomo coraggioso. La stagione che si aprirà sabato, mancano poche manciate di ore ormai, fisserà nel solco del tempo i suoi punti di forza e quelli di debolezza. I pregi e i difetti. Le luci e le ombre. Ma la rara virtù che porta gli uomini arditi ad osare è già evidente. Come avrebbe potuto altrimenti accettare di allenare questi colori e affrontare giorno dopo giorno una muraglia (cinese) di domande che insinuano velenosi scenari dipingendoli con le tonalità di una catastrofe?
"C'è molta disinformazione" ha detto oggi Gasp in conferenza stampa. Tradotto nelle sfumature di un tifoso normale che ascolta imperterrito le domande sferzanti dei giornalisti: "Ma la prostituzione intellettuale non muore mai?" Tutti i big vogliono andarsene dall'Inter e tutti i giocatori sulla faccia della terra hanno sempre tifato Milan e vorrebbero vestire la casacca rossonera. Quando le italiane scialacquavano un sacco di soldi sul mercato andava tutto bene, adesso che lo fanno solo all'estero è stata ufficialmente indetta la crisi del calcio italiano. Punti di vista.
E' così, Gasp. Peggio di quanto pensassi. Perché quando ci scivoli dentro non puoi fare a meno di notare le inflessioni innaturali volte a nascondere le accuse. Piccoli e malcelati assaggi di provocazioni. Qui siamo abituati a battagliare sempre, anche quando dormiamo. Ma non è un problema. Per noi, in fondo, non lo è mai stato. Sabato si apre una nuova stagione. E checchenedica il mercato la nostra Inter per ora ha questa faccia qui. Al Gasp un enorme in bocca al lupo! Ci piacciono gli uomini coraggiosi, Ci sono sempre piaciuti...
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