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editoriale
Flash e paparazzi per l'uomo più atteso del mercato nerazzurro si sono accesi ieri in corso Vittorio Emanuele. La foto sul sito ufficiale della società lo ritrae alle 14:45, sorridente e sicuro. Pronto a dimostrare ai tifosi nerazzurri, arrivati lì per augurargli buon lavoro, di non essere una scelta casuale. Come si sarà preparato Giampiero Gasperini alla prima sulla passerella nerazzurra? La scelta è caduta su un look casual chic perché si sa la prima impressione è quella che conta, ma mai tradire la propria indole. La sincerità paga sempre, non c'è nulla da fare. Gasp sembra avere tutta l'intenzione di mettersi al lavoro al più presto. Dopo la conferenza stampa di presentazione (ancora da definire) scenderà finalmente il sipario sul tempo delle chiacchiere e si potrà tornare a fantasticare di moduli più o meno aggressivi, di nuovi innesti e preziose riconferme.
Un predestinato, Gasp. Nato nello stesso giorno di José Mourinho. E proprio in questi giorni si è spesso rimarcata l'ammirazione che il portoghese aveva dimostrato nei confronti del gioco dell'ex-tecnico genoano. Un'ammirazione corrisposta perché in tempi non sospetti (non si era ancora centrato il triplete), Gasp, in aperto contrasto con quanto affermato da quasi tutti gli altri suoi colleghi, aveva commentato in questo modo l'Inter mourinhiana: "Non parlo di quello che Mourinho dice, perché non spetta a me giudicarlo. Guardo piuttosto al campo e vedo un'Inter che sul piano del gioco ha fatto grandi progressi rispetto al passato campionato". E' all'Inter sul campo che vola il pensiero del nuovo tecnico nerazzurro. Ai giocatori ancora in vacanza, al gruppo che dovrà plasmare, ai risultati che dovrà ottenere. Non siamo una piazza facile, è vero. E se possiamo dare un consiglio al nuovo arrivato ci sentiamo di dire solo questo. I sogni prima o poi sfumano. I fatti, quelli no. Sopravvivono a tutto e a tutti. Buona fortuna, Mister!
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