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Sull’Inter piovono squalifiche e multe: inutile scansarsi, ce n’è proprio per tutti. A Verona è stata una strage. 15.000 euro alla società per i buu (sempre deprecabili) a Luciano, un turno di squalifica per i due assistenti di Mourinho e ciliegina sulla torta 7.000 euro a Mario Balotelli per l’applauso ironico all’indirizzo di qualcuno, che evidentemente non lo stava elogiando. Tranquilli, in casa Chievo tutto tranquillo. Facendo due somme riusciamo persino a superare l’importo della multa comminata alla società bianconera (20.000 euro), in occasione dei cori dedicati a Mario, in una partita in cui Mario e l’Inter non erano nemmeno in campo. Ma senza neanche scomodare il razzismo nel calcio (in questi giorni c’è la solita gara dei politici a sparare sentenze a favore o contro, ma tranquilli tra un paio di giorni non gliene fregherà più niente a nessuno), casa nerazzurra può vantare un curriculum ricco e variegato in tema di squalifiche e multe. Siamo per esempio felici di avere fatto in numerose occasioni da cavie per la prova tv (memorabile lo sputo per terra di Samuel considerato un chiaro esempio di “condotta violenta”) e di avere contribuito a portare la pace nelle curve, dopo che la nostra era stata squalificata per un turno a causa dello striscione “Napoli fogna d’Italia”. Nell’anno appena passato, dopo la decisione di infliggere una giornata a porte chiuse alla Juventus (in fondo avevano dato del negro a Mario per ’90 minuti), la società bianconera aveva fatto anche ricorso, ritenendo non adeguata la punizione. Che poi venne regolarmente applicata. Ora però per il futuro ci piacerebbe sapere cosa è consentito fare. Un applauso ironico vale 7.000 euro? Comunicare invece all’arbitro che lo si aspetta fuori per un regolamento di conti, quanto? E prendere a pugni un portiere? Forse è il caso che la giustizia sportiva si QUALIFICHI come tale e ci spieghi a quali SQUALIFICHE possiamo andare incontro. Metti che un applauso vero venga scambiato per ironico o tendente al sarcastico, qui sono guai. Se queste sono le regole di un nuovo codice etico, ben venga: illustratecele e noi ci atterremo o in caso contrario (come abbiamo sempre fatto) pagheremo. Ma chiariteci anche se sono un’esclusiva di casa nerazzurra, come ha accennato oggi in conferenza lo Specialone nominando il cosiddetto “potere”. Prenotandosi così virtualmente per la prossima squalifica…
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