editoriale

Grazie Roma

Sabine Bertagna

La sfida delle deluse. E’ questa la definizione sapientemente scimmiottata da tutti i media per introdurre l’andata di semifinale di Coppa Italia in scena in un Olimpico praticamente vuoto. Certo è che se la stagione dell’Inter...

La sfida delle deluse. E' questa la definizione sapientemente scimmiottata da tutti i media per introdurre l'andata di semifinale di Coppa Italia in scena in un Olimpico praticamente vuoto. Certo è che se la stagione dell'Inter è da buttare via (Supercoppa italiana, Mondiale per Club), allora quella della Roma (e non solo quella dell'anno in corso) probabilmente non è classificabile. Deki firma con un gol ad effetti speciali una gara sufficiente. I nerazzurri spingono molto all'inizio e poi si proiettano in una fase attendista, quasi a voler sposare un'inedita indole difensivista. Una riflessione maturata, forse, dopo le tante, troppe reti subite nelle ultime partite. Lucio spunta dalle retroguardie con il piglio di quello che è tornato a rimettere ordine in campo e come nelle sue giornate migliori si distingue per interventi puliti e preziosi. Wesley si incaponisce troppo: perché tirare in continuazione se non è serata per centrare il bersaglio? La stanchezza aleggia ancora una volta come un fantasma pesante sulla squadra nerazzurra e allora quando entra Obi non ti spieghi perché non lo abbiamo mai tentato in quest'ultima fase di stagione. La sua velocità ci avrebbe fatto comodo in più di un'occasione. Tant'è. La partita ci ha regalato anche ricchi momenti di moviola. Ma Montella giustamente riporta l'attenzione sulla effettiva chiave di lettura della partita. "Alla Roma è mancato l'ultimo passaggio". Grazie Roma. Non ti sfugge mai l'essenza delle cose.