editoriale

Guardiamoci negli occhi…

Alessandro De Felice

Stato attuale: relazione complicata. Il legame tra Walter Mazzarri e la tifoseria nerazzurra potrebbe essere definito in questi termini. Gli oltre dodici mesi trascorsi insieme, privi della minima dose d’empatia necessaria alla sopravvivenza,...

Stato attuale: relazione complicata.

Il legame tra Walter Mazzarri e la tifoseria nerazzurra potrebbe essere definito in questi termini. Gli oltre dodici mesi trascorsi insieme, privi della minima dose d’empatia necessaria alla sopravvivenza, mettono in risalto una questione che non può essere ignorata. L’uno e gli altri (tanti), come due individui che nel buio della notte si annusano, si corteggiano perché attratti dalla circostanza e consumano l’essenza del momento. Ci si risveglia in colpa alla luce dell’alba del giorno successivo e si prova a dare un seguito continuativo alla passionale frenesia. Ma all’amor non si comanda e capita spesso che l’impeto di un attimo non trovi riscontri scanditi nello scorrere del tempo che accompagna al futuro.

Una relazione complicata per l’appunto, perché poi il tempo passa e può succedere che manchi il coraggio di dirsi come stiano realmente le cose, ma il problema persiste e va affrontato guardandosi negli occhi. Non c’è sentimento né simpatia:Walter Mazzarri non ha fatto breccia nel cuore dei tifosi nerazzurri. Perché? La mancanza di continuità nei risultati non può essere l’unica spiegazione al quesito, prova ne sia la nefasta annata di Andrea Stramaccioni, culminata con l’uscita dell’Inter da ogni competizione europea e che in nessun modo ha incrinato i rapporti tra il tecnico romano e la tifoseria, che in buona parte lo ricorda con affetto.

La vera natura del tecnico toscano è spesso venuta fuori nel corso delle conferenze stampa del suo primo anno in nerazzurro: la cultura al lavoro è una virtù che nessuno può contestargli. La mancanza di tatto, la non curanza dei dialoghi con addetti ai lavori e tifosi e il poco spirito di appartenenza ai colori nerazzurri sono invece un difetto di fabbrica che il tecnico non è riuscito a scrollarsi di dosso. L’operazione simpatia provata nei primi mesi dell'attuale stagione ha portato qualche frutto, ma c’è voluto poco per farla apparire nella sua veste reale: una forzatura di cui tutti si sono resi conto. Guardiamoci negli occhi!

Pasquale Guarro