editoriale

Guarin come Alvarez? Mazzarri…

Quest’anno, a Mazzarri, non mancheranno le sfide. A partire dal fitto programma di partite dispiegate su tre competizioni (da onorare il più possibile, rosa permettendo), passando per la ricerca di un equilibrio di squadra convincente e...

Sabine Bertagna

Quest'anno, a Mazzarri, non mancheranno le sfide. A partire dal fitto programma di partite dispiegate su tre competizioni (da onorare il più possibile, rosa permettendo), passando per la ricerca di un equilibrio di squadra convincente e concentrandosi, infine, sulla crescita di alcune individualità. Nella passata stagione si era spesso invocata la coppia Icardi-Kovacic: quest'anno i segnali iniziali indicano come i due giocatori siano abbastanza inamovibili. La filosofia è quella dettata da Erick Thohir: un'Inter giovane e di qualità. Una filosofia che Walter Mazzarri ha fatto sua, in quella che da entrambe le parti è stata più volte definita come una normale comunione di intenti.

Se nella scorsa stagione (perlomeno nella prima parte) la personale sfida vinta da Mazzarri si chiamava RIcky Alvarez, quella di quest'anno potrebbe chiamarsi Fredy Guarin. L'obiettivo ultimo è senza ombra di dubbio il suo recupero. L'Inter ha vagliato fino all'ultimo istante di calciomercato le offerte per il colombiano e ha optato per tenere il giocatore. Non ha ceduto ad offerte non entusiasmanti e ha escluso prestiti che non fossero onerosi. Anche il non svendere più i propri giocatori potrebbe essere un segnale della nuova filosofia societaria applicata.

Fredy Guarin potrebbe essere in campo già contro il Sassuolo. E potrebbe ricoprire il ruolo di seconda punta. Si studiano nuove soluzioni per agevolare la ricerca di un gioco di squadra, si studiano soluzioni per includere Guarin (due volte vicino a fare le valigie) nel progetto Inter. Il Guaro rappresenta una tra le numerose sfide che attendono Walter Mazzarri sul banco di prova. Vincerla potrebbe fare la differenza.

Twitter @SBertagna