editoriale

Ibra= Eto’o + 50 milioni

Questo succedeva quando lo svedese era al top. Quando le sue defaiance in Europa avevano, per qualcuno, ancora degli alibi convincenti. Poi un giorno tale Josep Guardiola espresse un desiderio. Voglio Ibra in blaugrana. E allora Moratti ci pensa....

Sabine Bertagna

Questo succedeva quando lo svedese era al top. Quando le sue defaiance in Europa avevano, per qualcuno, ancora degli alibi convincenti. Poi un giorno tale Josep Guardiola espresse un desiderio. Voglio Ibra in blaugrana. E allora Moratti ci pensa. Pensa ai mal di pancia dello svedese, sempre più frequenti. E pensa ad un giocatore da chiedere in cambio. Contratta di fino, in silenzio, fino a quando la notizia non esplode. Ibra andrà al Barca per il camerunense Eto'o e una cosa come 50 milioni. Bruscolini. Meglio conosciuti come l'affare del secolo. "Nessuno è più felice di me" dichiara lo svedese baciando la nuova maglia. E aggiunge "Non vedo nessuno davanti a noi in Spagna e in Europa." No, proprio nessuno. Eto'o arrivato all'Inter come semiscarto di Guardiola si mostra nella sua magnificenza tecnica e tattica e programma ora dopo ora il grande riscatto. L'unico giocatore in grado di passare da un triplete all'altro con la nonchalance del fuoriclasse. Quelli ai quali non fa nè caldo nè freddo portarsi a casa campionato, coppa nazionale o Champions League. "Le finali non si giocano, si vincono." Ecco il semplice mantra di Samuel.

Tornando ad Ibracadabra, la sua stagione in blaugrana evidenzia molto presto come ci sia ben poco posto per una prima donna come lui nei meccanismi automatizzati del gioco dei catalani. Dove non esiste l'io, ma prevale il noi. Effettivamente lo svedese aveva scelto l'unica squadra che poteva avere la strada spianata verso la coppa con le orecchie. Una squadra di marziani. Solo che l'ha scelta nell'anno sbagliato. E' la definitiva affermazione di Eto'o su Ibra, quella per la quale l'Inter elimina il Barca in semifinale. Tre gol all'andata e una commovente resistenza al ritorno. Poi solo un urlo. Ce ne andiamo a Madrid.

"Se Cristiano Ronaldo vale 150 milioni di euro, Ibrahimovic ne vale altrettanti." Queste la parole di Mino Raiola, pronunciate ieri alla Lega Calcio in quella che non si è capito se era una scampagnata o un viaggio di lavoro. Il Milan non sarà l'ultima squadra di Zlatan. Probabile. Ma a questo punto i conti non tornano. Se Zlatan Ibrahimovic vale 150 milioni o al Barca erano tutti ubriachi quando hanno concesso al Milan una inconsueta formula di prestito gratuito con l'obbligo di acquisto a 24 milioni, pagabili in comode rate da estendere nell'arco di tre anni. Oppure Galliani non ce la racconta giusta. E comunque, se Ibra vale 150 milioni, Eto'o come lo quantifichiamo?