editoriale

Il bello d’esser brutti

Finalmente. Se si potesse raccontare in poche parole cos’è l’Inter in questo momento, queste parole sarebbero: incompleta, appesantita, inconsistente, amorfa, vulnerabile, brutta. Chi tifa Inter dissente e ha tutte le ragioni per...

Fabrizio Longo

Finalmente. Se si potesse raccontare in poche parole cos'è l'Inter in questo momento, queste parole sarebbero: incompleta, appesantita, inconsistente, amorfa, vulnerabile, brutta. Chi tifa Inter dissente e ha tutte le ragioni per farlo: sono stati spesi circa 60 milioni di euro, ma ancora la squadra non ha dato motivi per far scommettere un solo euro su di sè, per colpa degli aggettivi sopracitati. Finalmente direi. Ci siamo abituati a degli Agosto festanti e a dei Maggio piangenti, abbiamo sempre goduto sotto il sole, ma quando c'è da fare punti importanti, nel freddo invernale, da qualche anno a questa parte prendiamo sberle da tutti, big e provinciali.

Agosto 2014: si sognava l'impensabile e Mazzarri era un grande: Roma e Real Madrid battute, scudetto alla portata. Dodó fenomeno; Novembre 2014: stagione già senza un senso, di rincorsa. Mazzarri esonerato, vincere al Tardini è una chimera. 

Per chi, cinicamente e ragionevolmente, confonde il concetto di "bello" con quello di "vincente", tornando all'Agosto 2014 non c'è stata squadra più bella dell'Inter. Non c'è stata squadra più brutta della Juventus, perdente contro una rappresentativa dilettantistica.

Tutti vorrebbero che la propria squadra del cuore vincesse, sempre: è il calcio ed è il senso dello sport, ma bisognerebbe riflettere pure sul senso delle parole. "AMICHEVOLE" è una parola che solo a sentirla non può mettere paura, amichevole è una condizione in cui non c'è posta in palio, non c'è malizia, non c'è agonismo. E allora che le vincano gli altri le amichevoli. Se c'è da vincere in scioltezza col Real in amichevole e perdere col Parma in campionato, meglio perdere 12-0 col Real Madrid in amichevole e vincere giocando male 1-0 col Parma in campionato. Vedrete poi come diventerà tutto bello coi 3 punti in tasca.

Il calcio d'Agosto è spesso subdolo: imbottisce di convinzioni che azzerano la concentrazione. Vincere un'amichevole importante non vuol dire essere pronti. In queste partite il risultato è aleatorio, dipende da fattori che nel calcio vero non sarebbero da considerare. Gioca gente che non rientra nel progetto e deve essere messa in vetrina, come Schelotto e Taider. Giocano giovani, ancora acerbi, che da Settembre in poi rivedremo solo in primavera. Si gioca a cuor leggero perché la posta in palio è nulla. Davvero pensate che come fatto a Istanbul, nell' amichevole contro il Galatasaray, Icardi non avrebbe passato il pallone a Palacio davanti al portiere se fosse stata una partita importante? Io no.

L'Inter si trova in un momento storico in cui non può permettersi di perder tempo per farsi bella e specchiarsi: questa è la stagione dell'all in. O la Champions o rifondazione, totale. Il mercato fatto parla chiaro: giocatori d'esperienza, cinici, capaci di dare un apporto concreto. Al momento è una squadra che produce poco e corre di meno, appesantita e sulle gambe: brutta. Ma se si pensa a ciò che era l'anno scorso nello stesso periodo, si direbbe che siamo fortunati. Fidatevi del mister, il bello d'esser brutti sta proprio nel perdere il Trofeo Tim e far straparlare gli addetti ai lavori, come la Juve l'anno scorso. Finalmente.

Ma solo fino al 22 Agosto. Poi dovrà diventare tutto bellissimo!

Twitter @FabriJZLongo