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Non farsi raggiungere. Tra i dettagli citati da Walter Mazzarri nella preparazione di questa settimana, in vista dell'impegno in Coppa Italia con il Trapani, c'è la consapevolezza che, più che per i punti persi, si debba trovare una quadratura al consolidamento del risultato quando si sta vincendo. Vantaggi che si tramutano all'ultimo momento in amari pareggi. Un paio di vittorie in più e la classifica direbbe cose strabilianti della squadra nerazzurra. Oltre le aspettative, aggiungerebbe Mazzarri. Ma i punti che si sono persi per strada forse non sono un caso. Non tutti.
Alcuni equilibri sono ancora piuttosto fragili. Contro la Sampdoria è mancato il centrocampo e Palacio, con le pile un po' scariche, sembrava confinato in un lontano esilio. A differenza di altre partite, finite in pareggio ma caratterizzate da una manovra offensiva piuttosto insistente, domenica l'Inter ha tirato in porta pochissime volte. Una sterilità che si è riflessa anche nella cattiveria e nelle intenzioni. Mazzarri ha spesso ribadito come gli equilibri conquistati fossero la priorità e determinassero quasi sempre le sue scelte. Ma se questi equilibri nelle ultime partite sono sfumati forse bisognerà cambiare qualcosa. Perché i punti persi non sempre sono una casualità . A volte sono semplicemente il segno dei tempi.
Twitter @SBertagna
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