editoriale

Il fattore Perisic

L’Inter lo ha rincorso per due mesi. Lo ha aspettato, nonostante le dichiarazioni della dirigenza del Wolfsburg non promettessero bene. Nonostante le apparenze che dipingevano come quasi impossibile una sua cessione ai nerazzurri. I tedeschi...

Sabine Bertagna

L'Inter lo ha rincorso per due mesi. Lo ha aspettato, nonostante le dichiarazioni della dirigenza del Wolfsburg non promettessero bene. Nonostante le apparenze che dipingevano come quasi impossibile una sua cessione ai nerazzurri. I tedeschi non hanno risparmiato nemmeno qualche battutina sulle presunte disponibilità economiche dell'Inter. Ma Mancini lo voleva a tutti i costi e l'Inter ha tenuto duro. Ha fatto quello che doveva fare. Lo ha aspettato fino all'ultimo momento. Quello giusto. Poi ha chiuso l'operazione. E Ivan Perisic è finalmente arrivato a Milano.

Ivan Perisic è arrivato a campionato già iniziato. Uno degli ultimi rinforzi che l'estate di calciomercato ha regalato a Mancini. La lunga attesa e l'investimento hanno creato subito aspettative molto elevate nei confronti del giocatore croato. E se nelle prime partite giocate qualcuno poteva essersi distratto e non aver notato il suo apporto, dopo la partita contro la Sampdoria anche i più distratti non avranno potuto non vedere. La velocità, i recuperi generosi, la tenacia nell'affondare nella difesa avversaria scombinando le linee. E poi il gol. Ad oggi Perisic non ha ancora fatto vedere tutto il suo repertorio. Contro la Sampdoria è stato finalmente chiaro a tutti perché Roberto Mancini abbia inseguito per tutta l'estate un giocatore che il Wolfsburg, fino alla fine, ha tentato di non vendere. Ecco perché.

Twitter @SBertagna