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La stagione che si è appena conclusa ha finalmente partorito i tanto attesi verdetti. Nel caso in cui dovesse essere ancora in auge il desiderio da parte di Thohir di offrire a WM un anno zero senza apparenti complicazioni (come effettivamente sembra che sia), le valutazioni inerenti all'allenatore sarebbero rimandate alla fine della prossima. Così Mazzarri sarebbe stato quindi ascoltato e compreso nelle giustificazioni apportate nei confronti di quella innegabile scontentezza che aleggia nell'aria nei suoi confronti. Obiettivo Europa centrato, ora si ricomincia da zero. O quasi.
Nella prossima stagione Mazzarri dovrà infatti dimostrare soprattutto due cose. La prima riguarda le giustificazioni relative al campionato appena terminato. Cioè il fatto che esistesse effettivamente un nesso tra passaggio societario, rigori non fischiati, casualità e il gioco non brillante. Walter non vede di buon occhio questa definizione del suo gioco, sembra quasi che non ci si ritrovi. Eppure che l'Inter sia stata spumeggiante e attraente in poche occasioni è abbastanza un dato di fatto. L'avvio di stagione (quello che spesso nella storia recente ci ha illuso) è stato discreto ed equilibrato. Il lavoro aveva mostrato più frutti di quelli che ci si sarebbe attesi. Alcuni giocatori erano stati recuperati. Poi la frenata, alcune ricadute, i limiti. E dopo tutto questo, a peggiorare la situazione, una sorta di rassegnazione da ultimo giorno di scuola. Solo che i giorni che mancavano erano ancora tanti. In molti avevano sottolineato che l'Inter di WM non era diventata la squadra tipicamente allenata da WM. Quasi fosse sfuggita, ad un certo punto, al suo tentativo di marchiarla.
Il punto due parla proprio di questo. Mazzarri per guadagnare consenso, popolarità e non ultimo il prolungamento di contratto dovrà dimostrare anche un'altra cosa. Di essere cambiato. Perché ciò che ha mostrato in questo campionato non ha convinto. Tanti i segnali di cambiamento già nel corso della stagione appena finita. Le due punte, per esempio. La valorizzazione di Icardi. L'importanza di Kovacic. Difficile capire se si sia trattato di suggerimenti o di sue personali iniziative. Ad analizzare il suo credo calcistico si direbbe più la prima ipotesi. Questo aspetto potrebbe nascondere qualche rischio. Da quest'anno si partirà con la difesa a 4. Non è una mera questione di modulo. E' praticamente una sentenza nei confronti della difesa a 3 e quindi nei confronti delle idee che WM ha cercato di applicare all'Inter finora. Thohir si affiderà almeno un altro anno a lui. Ma lo farà alle sue condizioni. Indicandogli una strada da percorrere con dei risultati da ottenere. Chiedendogli di utilizzare più giovani. Non solo obiettivi di piazzamento, ma anche di spettacolo. Il buon esito di questo matrimonio dipenderà quindi da WM. Da quanto il tecnico riuscirà a snaturarsi. Perché questo è quello che, in fondo, gli si sta chiedendo di fare.
Twitter @SBertagna
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