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editoriale
E' un dicembre strano. Con una classifica strana. L'Inter svetta nella parte destra con 20 punti. E' in ritardo rispetto alle ambizioni, alle aspettative, al blasone. Le squadre che ambiscono al terzo posto sono tante ed agguerrite. A 26 punti Lazio, Sampdoria e Genoa si contendono il sogno Champions League, pedinate da un Napoli in crisi ed un Milan che continua a vincere (24 punti). Immediatamente dietro a 23 punti la Fiorentina. Nulla appare particolarmente compromesso guardando la classifica, ma l'Inter ha molti problemi da risolvere. Non solo quello (estremamente delicato) dei punti.
L'Inter ha battuto il Chievo nel posticipo del lunedì. In passato non sarebbe stata una notizia degna di nota, ora invece lo è. Mancini è arrivato da appena un mese ma ha già portato con sè qualche cambiamento tangibile. Il più importante, forse, si chiama margine di miglioramento. Se ormai con Walter Mazzarri il repertorio delle soluzioni era stato abbondantemente visto e rivisto (lasciando intendere che altre possibili soluzioni non fossero disponibili), con Roberto Mancini (vuoi per l'esperienza diversa, il curriculum e i trofei vinti) la sensazione che questa situazione possa avere un'evoluzione diversa invece esiste.
E quindi anche se continuiamo a vedere un'Inter spesso vittima delle sue stesse amnesie, incapace di non cadere in errori madornali e difensivamente troppo debole, riusciamo ad intravedere anche un'Inter che tenta soluzioni diverse, che gioca per esaltare le capacità di Kovacic, che vuole tornare a fare paura. E' un'Inter smarrita, che ha cambiato allenatore in corsa e che quest'anno, più che in qualsiasi stagione, ha dovuto misurarsi con l'insoddisfazione dei tifosi. Ha poco tempo a disposizione per cambiare, non può più sbagliare (frasi che scriviamo da troppo tempo ormai). Ma con Mancini in panchina questa pressione può trasformarsi in una leva positiva. Sfumare in una rabbia costruttiva. Si chiama margine di miglioramento e per ora è poco più di una sensazione. Necessaria per tornare ad essere l'Inter. Per fare punti. Per allontanarsi da quella maledetta parte destra della classifica.
Twitter @SBertagna
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